L'autunno si colora di finferli – Di Giuseppe Casagrande

A novembre ritornano in scena i dieci ristoratori trevigiani di «Intavolando»: cinque serate a tema con menù a quattro mani per scoprire la bontà dei funghi

Il Cantharellus Cibarius conosciuto come «finferlo».

L’autunno gastronomico trevigiano segna il ritorno degli eventi organizzati dal Gruppo Ristoratori «Intavolando»: cinque serate itineranti, dal 3 novembre al 1° dicembre.
Durante ogni incontro si confrontano due chef per esaltare il valore dei finferli.
Una varietà dalle molte virtù, che non è mai stata celebrata con il dovuto merito in una rassegna gastronomica.
L’idea si deve a Maurizio Potocnik, il regista della rifondazione di «Intavolando», sodalizio composto da dieci chef ristoratori che ha come obiettivo la valorizzazione della cucina tradizionale espressione di identità e cultura nelle terre che si estendono tra il Piave, il Montello, l’Asolano e le colline del Prosecco Superiore.
 
I finferli meritano un posto di rilievo sulle tavole autunnali. Intanto per la vastità della famiglia
delle Cantharellacee che annovera diversi figli: il più noto Cantharellus Cibarius o gialletto, il Cantharellus Cornucopieides o trombette del morto di colore grigio scuro e il Cantharellus Lutescens detto anche finferla o finferlo cadorino, distinti dal fine gambo giallo e testa marrone.
Funghi buonissimi, mai abbastanza celebrati, di una umiltà «monastica» rispetto ai più famosi porcini o ai chiodini del Montello, racconta Maurizio Potocnik.
 

Il Cantharellus Lutescens conosciuto come «finferla».
 
«La sfida di dedicargli un primo piano è stata raccolta dal gruppo «Intavolando» con grande entusiasmo e in linea, se vogliamo, con il periodo che stiamo vivendo, segnato dalla crisi energetica.
«Ossia meno forma e più contenuti. E i contenuti, uniti a tecnica, passione ed esperienza si vedranno nelle cinque serate a tema che vedono impegnati tutti gli chef e tutte le brigate di cucina dei dieci ristoratori.»
 
Apre la sfilata di Finferli, giovedì 3 novembre, il ristorante Da Ugo di Bigolino (Valdobbiadene), condotto da Edoardo Agostinetto e dalla moglie Sabrina. Ospiterà la visione di cucina di Alberto Cristante della Locanda la Candola di Farra di Soligo.
Mercoledì 9 novembre si scende verso il Piave: «Al Traghetto» di Roncadelle di Ormelle, uno dei ristoranti di Tino Vettorello che ospiterà la storica cucina della «Locanda da Condo» di Col San Martino, gestita da Enrico Canel e Beatrice De Mori.
 

Il Cantharellus Cornucopieides o «trombetta dei morti».
 
Mercoledì 16 novembre incroceranno mestoli e cucchiai l’hotel ristorante «Da Tullio» di Arfanta dei fratelli Roberto e Nadia Pilat con il ristorante «Osteria Jodo» di Maser, guidata da Marco Bonotto e dalla moglie Monica.
Mercoledì 23 la cornice sarà quella di Rolle (Cison di Valmarino), borgo in cui Alberto Resera e la moglie Anna sono i numi tutelari del ristorante Andreetta.
Accoglieranno Livio De Stefani, chef patron della «Pergola» di Saccol (Valdobbiadene). L’incontro finale si gioca in terra bellunese: giovedì 1° dicembre, la «Locanda Solagna» di Quero del giovane Andrea Riboni si confronta con «La Cucina di Crema» di Giavera del Montello, regno di Valter Crema e della moglie Sonia.
 
Il calendario di Finferli chiude il primo anno di eventi promossi da «Intavolando», segnato da appuntamenti di grande successo. Protagonisti dieci ristoratori che hanno saputo interpretare e valorizzare il territorio, le sue stagioni, i prodotti, i vini, i distillati e i sapori condividendo con il pubblico la cultura dello star bene a tavola. Il costo delle cene-evento è di 60 euro a persona, compresi i vini (le prenotazioni si effettuano chiamando i ristoranti).
Informazioni e menù nei social facebook, Instagram di Intavolando e nel sito ufficiale www.intavolando.it.

Giuseppe Casagrande – [email protected]

Maurizio Potocnik con il nostro Giuseppe Casagrande a Palazzo Roccabruna.