Mediaworld, confronto aperto sul primo integrativo aziendale
La società modifica il core business – Filcams del Trentino: «Fondamentale ottimizzare l'organizzazione del punto vendita di Trento e potenziare il numero di addetti»
Si apre il confronto, anche a livello locale, sul contratto integrativo per i dipendenti di Mediaworld. Nei giorni scorsi Filcams del Trentino ha incontrato la controparte aziendale, Mediamarket, per fare il punto sull'andamento del punto vendita di Trento e discutere dell'organizzazione del negozio.
Nel capoluogo attualmente lavorano 37 dipendenti; la sede trentina è quella che sta realizzando i migliori fatturati in Italia e che non applica il contratto di solidarietà che invece l'azienda ha adottato per altri 28 sedi già da due anni.
Mediamarket, infatti, sta attraversando a livello nazionale una fase complessa a causa della forte concorrenza sul mercato dell'elettronica che arriva dalle vendite online.
Da qui la necessità di riorganizzare il core business puntando non solo sui prodotti, ma soprattutto sui servizi. Scelta che impone anche di rivedere l'organizzazione dei lavoratori.
Un punto su cui Filcams del Trentino si è detta disponibile a discutere, fissando però precisi paletti a tutela delle condizioni di lavoro.
«Abbiamo ascoltato le richieste dell'azienda – spiega Alessandro Stella della Filcams del Trentino – abbiamo però sottolineato che c’è bisogno di ottimizzare la forza lavoro per evitare il collasso e lo stress psicofisico che tale innovazione può portare, viste le aperture continuative sette giorni su sette e gli orari continuati.
«Così su nostra proposta l’azienda promuoverà un'esposizione mensile dell’orario di lavoro, per permettere cosi ai lavoratori di organizzarsi al meglio.»
Parallelamente il sindacato trentino ha chiesto anche che si potenzi la forza lavoro su Trento, spostando dove possibile e con il loro assenso, i lavoratori con contratto di solidarietà di altre sedi dove ci sono esuberi.
«Riteniamo positivo discutere di nuova organizzazione del lavoro nell'ambito di un confronto su un contratto integrativo, su cui solo oggi l'azienda dà disponibilità, – aggiunge Stella. – Fino a questo momento Mediamarket si era limitata al riconoscimento unilaterale di una maggiorazione economica sulle domeniche, ma nessun confronto su un contratto di secondo livello.»
Mediamarket si impegna a livello nazionale ad applicare un integrativo riguardante alcune delle tematiche toccate anche nell’incontro di Trento ed in particolare a riconoscere al retail il fatturato della merce venduta online che passa attraverso il punto vendita, a migliorare l’organizzazione del lavoro limitando i turni «spezzati» e demandando a livello territoriale la condivisione di un'organizzazione del lavoro partecipata che rispetti anche le necessità delle persone, a contrattualizzare i buoni pasto e a verificare ruoli e mansioni riconoscendo a ciascun lavoratore la dovuta professionalità e condividendo percorsi formativi che implementino le competenze degli addetti anche per supportare gli investimenti sui servizi al cliente.
La trattativa andrà avanti nelle prossime settimane ed è auspicabile si concluda con un esito positivo per i lavoratori nel più breve tempo possibile.