Storie di donne, letteratura di genere/ 141 – Di Luciana Grillo
Adelina Valcanover, «Il fantastico viaggio di Isacco» – In ciascun adulto, si sa, c’è sempre nascosto un bambino…!
Titolo: Il fantastico viaggio di Isacco
Autrice: Adelina Valcanover
Editore: Edizioni Printed 2016
Genere: Romanzo di formazione stile fantasy
Note: Vedi Intervista l’Adigetto.it
Prezzo di copertina: € 12.00
Questo sembra un romanzo dedicato ai ragazzi, anche perché l’autrice ha svolto il ruolo di maestra nelle scuole elementari, e dunque si può giustamente pensare che la lunga esperienza lavorativa le dia «una marcia in più» non solo per rivolgersi a giovani lettori, ma anche per dar loro le risposte che probabilmente cercano.
Invece, è un romanzo che si può leggere a livelli diversi, a seconda dell’età, della sensibilità, della cultura del lettore, anche adulto.
Il viaggio, d’altro canto, è un tema che si presta a interpretazioni che variano da persona a persona… basti pensare ai viaggi più famosi della letteratura, a quello dell’ Ulisse omerico, a quello di Enea, a quello di Dante, a quello dell’Ulisse di Joyce. E di Orlando, di Gulliver, di Chatwin…
Il viaggio di Isacco è fantastico nel senso proprio del termine, perché si snoda in luoghi della fantasia, si incontrano personaggi che appartengono al mondo della fantasia, si entra in contatto con magie e malefici… ma è fantastico anche perché è un percorso alla ricerca e alla conoscenza di sé, è fantastico perché accompagna il protagonista dall’infanzia all’età adulta.
I mondi di cui narra la Valcanover sono due: il Mondo di Mezzo, che è quello vero, reale e concreto di Isacco, e il Mondo Dellaldifuoridentro al quale si accede attraverso le radici di un tiglio.
Per rendere agevole la comprensione, soprattutto ai più giovani, l’autrice presenta ordinatamente anche l’elenco dei personaggi, e solo scorrendolo, ci si rende conto che questo bel testo è una sorta di “summa” da cui affiorano Shakespeare, le Sacre Scritture, le leggende degli elfi, Gulliver.
E si scopre altresì che quel Mondo nel quale Isacco si avventura insieme a suo padre (che – e non è un caso – si chiama Giona), è a sua volta costituito da un Mondo Inferiore e dall’Oltremondo.
Padre e figlio partono per liberare il bambino dell’elfo Ariel, sottratto dalla strega Calabriba Zaczac che ha bisogno di compagnia.
Così cominciano le avventure, i due viaggiatori diventano piccoli per penetrare nel Mondo Inferiore, poi riacquistano la loro dimensione, attraversano la Valle dell’Oblio, vedono sassi luminosi e parlanti, salgono su una barca, a tutta velocità attraversano una grotta… Innegabilmente, i lettori più giovani a questo punto sono catturati dalla fantasia e dall’abilità descrittiva della Valcanover.
Ma anche il lettore/la lettrice più avanti negli anni vogliono conoscere l’evoluzione della storia, perché in ciascun adulto, si sa, c’è sempre nascosto un bambino!
Perciò, di pagina in pagina, fanno i turni di guardia, attraversano i sette varchi, mangiano more, lamponi, mirtilli e fragole nel bosco di betulle, si lasciano guidare dal Corvo, e così via.
E chi scrive non può andare oltre, per non svelare troppo…
Luciana Grillo
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