«Una trincea lunga cento anni» – Cembra, 17 giugno 2014
La Grande Guerra è il tema del simposio della scultura in legno di Cembra a ricordo del dramma di milioni di soldati
Sarà dedicato al centenario dello Scoppio della Grande Guerra avvenuto nei primi giorni del luglio 1914 il Sesto Simposio della Scultura in Legno in programma da lunedì 30 Giugno a domenica 6 Luglio nel suggestivo centro storico di Cembra.
Sotto gli avvolti e tra le vie del paese vecchio gli artisti partecipanti, provenienti da varie regioni d’Italia, impegnati per una settimana a realizzare pubblicamente una loro opera d’arte ricavata da un tronco di legno di Cirmolo.
Tutte le opere rimarranno poi esposte fino al 30 agosto 2014 presso il Punto vendita Zanotelli, Viale IV Novembre a Cembra.
La decisione di mettere un titolo al Simposio «Una Trincea lunga cento anni» è una assoluta novità rispetto alle cinque precedenti edizioni, tutte coronate da un grande successo di partecipazione artistica e di pubblico, ma che hanno visto gli artisti presenti esprimersi in maniera totalmente libera.
«Il Simposio quest’anno si terrà nei giorni che seguirono l’attentato di Sarajevo del 28 giugno 1914 la scintilla che cento anni fa causò il primo grande Conflitto Mondiale che interessò in pieno anche il Trentino, terra di confine – spiega Paolo Nardon, presidente del Comitato Simposio Scultura (CSS) nato nel 2010 come un’associazione no-profit di tre persone con la finalità di organizzare il Simposio di Scultura su Legno della Val di Cembra. – Non potevamo non considerare questo tragico evento che cent’anno fa causò danni, dolore, morte e distruzione anche nella nostra terra.
«Il Trentino fu infatti teatro di sanguinose battaglie le cui tracce tuttora segnano il nostro territorio. Segni insiti ormai nel territorio che è stato modellato in alcune aree esattamente come i nostri artisti fanno con le sgorbie sui tronchi di Zirm.»
«Per questo abbiamo deciso – aggiunge Nardon – di evidenziare soprattutto il tema delle trincee, un tragico aspetto comune dei vari fronti di guerra: dalle pianure del centro Europa e dell’area orientale alle vette delle nostre Alpi. E ancora oggi capace di farci riflettere sulle drammatiche conseguenze della guerra.»
Anche a Cembra l’arte punta a enfatizzare il suo significato più antico e primario: essere uno strumento di narrazione e comunicazione, che si prende il compito di raccontare e ricordarci da dove veniamo e, di conseguenza, ci mostra la direzione che prenderemo.
Un compito che vede diretti interpreti i tredici artisti provenienti dal Trentino, dal Veneto e dal Friuli Venezia Giulia (tre terre le cui popolazioni hanno dovuto vivere le drammatiche conseguenze delle distruzioni causate dagli scontri della Grande Guerra) ma anche dalla Val d’Aosta e dalla Spagna.