Imposta di soggiorno: ecco le scadenze e cosa cambia per il 2017

Si tratta di un gettito circa 14 milioni che andranno alle APT in sostituzione dei fondi che la Provincia ha dovuto tagliare


 
Entro il prossimo 16 febbraio i circa 4.500 trentini titolari di alloggi concessi in locazione a turisti sono tenuti, al pari degli operatori professionali del settore, a versare a Trentino Riscossioni Spa l'imposta di soggiorno per il periodo che va dall'1 maggio al 31 dicembre 2016.
Il tributo sugli appartamenti turistici, come è noto, è dovuto dalla primavera dello scorso anno ma non tutti i proprietari di alloggi posti sul mercato degli affitti turistici sanno ancora esattamente cosa devono fare per assolvere all'obbligo evitando di incorrere in sanzioni.
Molti proprietari, ad esempio, non hanno ancora trasmesso (il termine ultimo è scaduto il 16 gennaio) la preventiva comunicazione obbligatoria registrandosi sul sito di Trentino Riscossioni.
Oltretutto, è intervenuta nel frattempo una modifica, in senso semplificativo, al regolamento attuativo della normativa provinciale che, a partire dal 1° gennaio 2017, ha fissato una misura fissa dell'imposta (25 euro a posto letto all'anno, ad eccezione dell'ambito di Madonna di Campiglio, Pinzolo, Val Rendena dove l'importo è stato elevato a 50 euro) trasferendone l'obbligo di versamento dal turista al titolare dell'alloggio concesso in affitto.
 
Per tali ragioni e per mettere i titolari degli alloggi turistici nelle condizioni di assolvere in tempo utile e facilmente all'obbligo fiscale, l'assessore al turismo Michele Dallapiccola ha inviato oggi ai titolari degli alloggi offerti in locazione per uso turistico una lettera che riassume tutte le informazioni utili.
«Mai come in questo momento – scrive nella lettera l'assessore – abbiamo bisogno che ognuno faccia la sua parte.
«A fronte di questo sacrificio che viene chiesto ai titolari degli alloggi, il sistema provinciale della promozione territoriale investe ingenti risorse e competenze specialistiche per favorire l’attrattività del territorio.
«Il mio appello è a vivere questo impegno come un investimento e non come un mero incremento, per quanto contenuto e per quanto traslabile sui turisti, della pressione fiscale.»
In tutto la tassa di soggiorno produce un gettito di circa 14 milioni, che andranno alle APT del Trentino per la promozione locale. In questa maniera la Provincia può corrispondere solo 6 milioni ulteriori per coprire il fabbisogno complessivo.