I 40 anni di Drodesera non celebrano il passato ma il futuro
I prossimi appuntamenti già in autunno e proseguiranno fino a maggio 2021
Centrale Fies - XL - CollettivO CineticO & Alessandro Sciarroni - Photo credits Roberta Segata.
Si chiude la quarantesima edizione di Drodesera, si apre una nuova fase per Centrale Fies e proseguono gli appuntamenti di XL fino a maggio 2021.
Fin ora, ben quattro weekend di programmazione tra performance live, online e progetti espositivi.
Anche per questa edizione eccezionale tutti gli appuntamenti e le rispettive repliche hanno riscosso un ottimo successo di pubblico, raggiungendo l’overbooking, anche se con posti limitati per garantire la cura e la sicurezza degli artisti, del pubblico e di tutto lo staff di Centrale Fies, prima di ogni altra cosa.
Già da anni è stata abbandonata la formula e la dicitura festival, ma da quest’anno ancora con più forza, Centrale Fies ne mostra i grandi cambiamenti.
La programmazione riprenderà già a settembre con il terzo appuntamento di INBTWN a cura di Claudia D’Alonzo che ospita sull’omonimo sito il prossimo progetto dell’artista francese Julien Prévieux.
Sempre online saranno le lezioni di Perform! Una serie di lezioni in doppia lingua italiano/tedesco fruibili sul sito di XL, nate riadattando il gioco sviluppato dall’artista Hannes Egger e dal curatore Denis Isaia per avvicinare i più piccoli alla performance art storica, all’interno di Enfant Terrible il progetto dedicato alle scuole primarie del territorio.
Mentre nuovamente live, a dicembre sarà la volta del workshop di redesign thinking territoriale Trentino brand New.
Una scelta forte, quella della Direttrice artistica Barbara Boninsegna, insieme ai curatori e le curatrici Simone Frangi, Denis Isaia, Claudia D’Alonzo, Filippo Andreatta, Alma Söderberg e dal Founder Dino Sommadossi che afferma: «Chiudiamo una fase, quella del festival, che ha caratterizzato per anni la nostra realtà - tra le più longeve in Italia - e che ha aperto la strada a moltissime altre importanti esperienze, sia locali che nazionali».
Ma negli anni il festival è diventato solo la punta dell’iceberg di un centro - Centrale Fies - che lavora e produce tutto l’anno, in connessione continua con le reti europee e molte realtà italiane, che oggi più che mai hanno obiettivi e respiro comuni.
Dunque non più una one shot estiva ma un centro di residenze artistiche, di produzione performativa e di divulgazione didattica che, a pubblici da sempre eterogenei (della danza, del teatro, delle arti visive, della performance), apre la possibilità di assistere a programmazioni pubbliche, agli esiti della ricerca, alle prove aperte, alle open studio, ai laboratori e ai processi di creatività del centro di produzione che dal Trentino promuove e divulga il contemporaneo in Italia e nel mondo.