Liberati i nostri colleghi trattenuti in Siria Settentrionale

Si tratta di Amedeo Ricucci della Rai e i freelance Colavolpe, Vignali e Dabbous

Il Ministro degli Esteri ad interim, Mario Monti, comunica che i quattro giornalisti italiani trattenuti nel nord della Siria dal 4 aprile sono liberi.
«Desidero ringraziare l'Unità di Crisi della Farnesina – ha affermato Monti – e tutte le strutture dello Stato che con impegno e professionalità hanno reso possibile l'esito positivo di questa vicenda, complicata dalla particolare pericolosità del contesto.»
 
Il Presidente Monti, che ha seguito il caso sin dall'inizio, ha manifestato anche la sua «gratitudine agli organi di informazione che hanno responsabilmente aderito alla richiesta di attenersi ad una condotta di riserbo, favorendo così la soluzione della vicenda».
 
Desideriamo a nostra volta aggiungere un commento.
Anche il nostro direttore avrebbe dovuto recarsi in Siria ed è stata solo una improvvisa situazione insormontabile che gli ha impedito di partire. Insomma, gli è andata bene per caso.
Pare impossibile per chi rimane a casa, ma quando il nostro lavoro si svolge in un teatro «caldo», l’imprevisto è sempre in agguato.
Siamo proprio lieti che i nostri colleghi siano stati liberati, perché comprendiamo perfettamente che cosa hanno passato.