Quando il De Amicis combatté nel 1866 nei campi di Custoza

«Custoza 1866. Le battaglie di Edmondo» – Un racconto di Mauro Neri per le celebrazioni dei 150 dalla battaglia

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Quando Edmondo De Amicis aveva solo vent'anni ed era sottotenente.

Quando un contadino austriaco si sentiva più italiano degli stessi italiani.
Quando i generali erano deputati e senatori travestiti da soldati.
Quando la generosità disinteressata era un gesto tipicamente femminile.
Quando le guerra d'indipendenza scatenavano i sogni degli italiani.

Sarà un reading teatral-musicale, con un racconto per l'occasione appositamente scritto e dallo scrittore Mauro Neri, che lo leggerà accompagnato da Maurizio Marogna e dai canti del coro alpino La Preara di Lubiara (Caprino Veronese), ad animare la serata del 24 settembre 2016 alla Sala polifunzionale di Caselle di Sommacampagna (inizio ore 21, ingresso gratuito), nell'ambito del programma di eventi organizzati per ricordare i 150 dalla battaglia di Custoza (1866-2016).
L'evento è stato scelto dal Ministero dei beni culturali per rappresentare il territorio veronese nell'ambito delle Giornate Europee del Patrimonio.
Si chiude così un intenso calendario di appuntamenti che ha tenuto impegnato per mesi il Comitato per le celebrazioni dei 150 anni dalla battaglia di Custoza e che ha coinvolto migliaia di persone e centinaia di volontari. Perché ripensare alle proprie radici è quel che serve per progettare il nostro futuro.

 L'Autore 
Mauro Neri è l'autore del racconto originale Custoza 1866. Le battaglie di Edmondo, dove Edmondo sta proprio per Edmondo De Amicis, il famosissimo autore del Cuore, romanzo pedagogico che tutti hanno letto, e che nel 1866 combatté a Custoza agli ordini del principe ereditario Umberto di Savoia, futuro re d'Italia col nome di Umberto I.
Neri è uno scrittore trentino che ha alle spalle più di 210 libri pubblicati, gran parte dei quali destinati ai bambini e agli adolescenti, anche se i suoi racconti e i suoi romanzi hanno riscosso notevole successo pure tra gli adulti.
Ha pubblicato con Giorgio Mondadori editore, Marsilio, Garzanti, Zanichelli, Panorama, Accademia Nazionale di S.Cecilia, Casa editrice Panorama, Egon edizioni, Edizioni Erikson, Squi[libri]...
Innumerevoli i suoi spettacoli di reading, nel corso dei quali legge i suoi racconti spesso accompagnato da cori, singoli musicisti, bande musicali. Tra i numerosi riconoscimenti, ricordiamo il Premio nazionale Giovanni Arpino di letteratura per l'infanzia, il Premio internazionale di Letteratura di montagna Città di Trento, il Premio internazionale di poesia L'Emigrante de l'Aquila.
 
 Il Coro 
Il coro La Preara è sorto nel 1979 a Lubiara, una frazione del Comune di Caprino Veronese per iniziativa di alcuni giovani appassionati di canti della montagna e sostenuti dal locale Gruppo Alpini.
Il nome preara (cava di marmo) ricorda il luogo in cui lavorarono molti abitanti della zona per riportare alla luce il pregiato «marmo rosso di Verona».
Il coro può contare su un repertorio polivalente che alterna brani classici della montagna a canzoni alpine e di guerra, ma anche canti di lavoro, di emigrazione e d’amore.
Dal 1982 è iscritto fra i cori ufficiali dell’A.N.A. Ha partecipato e partecipa alle rassegne corali ufficiali in occasione delle Adunate Nazionale.
Si è esibito in più di 900 concerti e manifestazioni in quasi tutte le regioni italiane.
Diretto dal maestro Maurizio Sacquegna, ha effettuato molte trasferte in Germania, Francia, Svizzera, Slovenia e Croazia. Indimenticabile è stata l’animazione della Santa Messa in San Pietro e l’incontro con il Papa Benedetto XVI l’8 e 9 settembre 2012.

 I personaggi e la trama 
Il sottotenente Edmondo De Amicis e il suo attendente Antonio Chistè, transfuga quest'ultimo dal Trentino austriaco; il colonnello genovese Augusto Rampini e la sua bella e giovane moglie Carmela di Pantelleria; Nicola (Cola), il piccolo tamburino di Arzachena che fu protagonista di un atto eroico nel corso della prima battaglia di Custoza (1848) e il principe ereditario Umberto di Savoia; i generali La Marmora, Della Rocca e Govone per la parte italiana e il generale Pulz per la parte austriaca; la giovane crocerossina di Sommacampagna Ada Turrini e, con lei, le altre volontarie che soccorsero i feriti di entrambi gli eserciti…
Questi sono solo alcuni dei personaggi che concorrono a disegnare la trama del racconto, che prende spunto dagli scritti di Edmondo De Amicis sulle battaglie di Custoza del 1848 e del 1866 riportati nei suoi libri La vita militare del 1868, Cuore del 1886 per far poi volare la fantasia dello scrittore.
 
Senza voler entrare nei dettagli della storia per non rovinare l'effetto sorpresa, le vicende narrate ripercorrono nei risvolti drammatici e anche cruenti le cronache belliche del 24 giugno 1866, quando le armate piemontesi – depotenziate per lo smembramento dell'esercito in due tronconi, uno guidato dal generale La Marmora e l'altro dal generale Cialdini – si scontrarono con le milizie austriache nelle campagne attorno a Villafranca, Custoza e Sommacampagna.
Gli atti di eroismo di fanti e cavalieri fanno da contrappunto alle decisioni spesso dissennate prese dai generali del regno italiano, fino all'epilogo sfortunato che vede ripetersi attorno a Custoza, nel 1866, la sconfitta registrata 18 anni prima, nel 1848.
Nelle luci e nelle ombre delle storie personali dei protagonisti, infine, brilla di luce propria una vicenda vera e documentata storicamente, anche se ancora poco conosciuta: è l'avventura di un gruppo di contadini trentini che emigrarono nel nord dell'Africa, la cui avventura affonda le radici nelle guerre per l'indipendenza italiana, prendendo le mosse dai paesi di Palestro (vicino a Vercelli, ove venne combattuta una famosa battaglia risorgimentale nel 1859) e, poi, di Custoza.
E a questo punto il racconto diventa epico, con impressionanti somiglianze con quel che viviamo noi ancora oggi, nel sanguinoso scontro religioso e politico tra occidente e mondo islamico.