Legge provinciale sulle Pari Opportunità/ 9 – Di Minella Chilà «»
Consigliera di Parità, figura istituzionale nata per aiutare e sostenere le donne nel mondo del lavoro, in Trentino è Eleonora Stenico

La Consigliera di Parità è una figura istituzionale tecnica e non politica, autonoma ed indipendente, prevista dalla legge per sostenere l'occupazione, soprattutto femminile, e per combattere le discriminazioni che le lavoratrici subiscono sul posto di lavoro per motivi inerenti al sesso.
Si attiva per la risoluzione gratuita delle eventuali controversie.
Inoltre, la Consigliera avvia ogni utile iniziativa per aumentare i livelli occupazionali con progetti di inserimento lavorativo e presta consulenza gratuita alle imprese per la predisposizione di strumenti di conciliazione interni all'azienda.
La figura della Consigliera Pari Opportunità – che esiste a livello provinciale, regionale e nazionale – è un organismo istituito dall'Unione Europea a sostegno dell'occupazione femminile.
In Trentino, la Consigliera e la sua vice vengono nominate dalla Giunta provinciale dopo una prova selettiva (nel resto d’Italia non è prevista alcuna selezione) e restano in carica per tutta la legislatura.
Eleonora Stenico, avvocato, moglie, mamma di un bambino di 8 anni e di un altro di poco più di un anno, è la nostra Consigliera Pari Opportunità.
E' al suo secondo mandato.
Dal 26 gennaio 2006 è a lei che le lavoratrici possono rivolgersi quando hanno dei problemi, e l'avv. Stenico, di donne ne ha viste davvero tante in questi anni: il suo Ufficio, si occupa in media di circa 150 casi l’anno.
Sebbene sia un avvocato e tra i suoi compiti rientri quello della difesa in giudizio della lavoratrice, preferisce cercare finché è possibile, delle soluzioni extragiudiziali attraverso un'opera di mediazione che di solito si rivela molto più efficace di una sentenza che, seppure vittoriosa, non favorisce un buon clima nel posto di lavoro né aiuta a migliorare il rapporto tra lavoratrice e datore di lavoro.
L'approccio principale è di tipo psicologico-emotivo.
Incoraggiare le lavoratrici quando ci sono difficoltà economiche gravi, aiutarle in un percorso di rientro nel mondo del lavoro specie dopo una gravidanza, quando si è più stanche ed affaticate, ridare un senso, infondere fiducia, è proprio questa la parte più complicata e delicata del suo mandato.
In alcuni casi è difficile rincuorare una mamma che rischia di perdere il lavoro, bisogna lottare fianco a fianco, sostenendola a proseguire la battaglia specie quando denunciano soprusi o ingiustizie.
Dall'osservatorio della Consigliera di Parità la situazione occupazionale in Trentino si può definire abbastanza buona, il tasso di occupazione femminile si è attestato al 43%, un valore però inferiore di qualche punto rispetto alla media nazionale.
La questione al centro del dibattito rimane sempre quella della difficoltà a conciliare lavoro e famiglia.
Le cure parentali pesano ancora in modo preponderante sulla componente femminile e rappresentano per molte donne un ostacolo concreto al proseguimento della vita attiva nel mondo del lavoro.
Per questo, la Provincia, ha avviato un progetto per supportare l’attività imprenditoriale delle donne in particolari fasi della vita (gravidanza, maternità, cura di familiari) che prende il nome di «Registro provinciale co-manager» e consiste nel mettere a disposizione delle imprenditrici un servizio di sostituzione temporanea.
È stato ideato con la collaborazione dell’Associazione artigiani e piccole imprese della provincia di Trento e della Confesercenti del Trentino e nel 2011 è stato siglato un primo protocollo di intesa per avviare la sperimentazione del progetto.
Nel settembre 2012, un nuovo accordo siglato anche con la Coldiretti Trento (in particolare con il movimento Donne Impresa) ha formalizzato e sistematizzato le modalità di gestione del Registro ampliando la sperimentazione e coinvolgendo nel progetto altri attori del sistema economico provinciale in modo da rendere ulteriormente disponibile il servizio di sostituzione.
Attualmente sono iscritte circa 15 donne.
Tra le iniziative promosse dal suo Ufficio molte di esse riguardano progetti territoriali che mirano a creare una rete tra associazioni, istituzioni e partner privati per far nascere delle opportunità di lavoro per le donne.
Importanti progetti sono rivolti anche a favore delle donne straniere, il valore aggiunto è quello di offrire - oltre alla possibilità di trovare un'occupazione attraverso un percorso formativo - l'opportunità di partecipare alla vita sociale, imparare la lingua del paese ospite, aprirsi al mondo, ed essere più felici.
Entrando maggiormente nello specifico nel ruolo della Consigliera di Parità, evidenziamo che tale figura interviene sulle tematiche delle pari opportunità tra uomo e donna legate al mondo del lavoro.
In particolare, è un organo di garanzia e vigilanza sul rispetto della legislazioni di parità, infatti promuove e controlla l'attuazione dei principi di uguaglianza di opportunità e non discriminazione per lavoratrici e lavoratori.
Propugna azioni positive a favore dell'inserimento e della permanenza delle donne nel mondo del lavoro e ha la possibilità di agire in giudizio contro qualsiasi discriminazione, diretta o indiretta, individuale o collettiva.
Tale figura è stata recentemente rafforzata dalla nuova legge provinciale sulle pari opportunità (L.P. 13/2012). La nuova disciplina entrerà in larga parte in vigore dalla prossima legislatura, ma già da ora potrà svolgere un nuovo fondamentale ruolo nel contrastare il fenomeno delle dimissioni in bianco richieste dai datori di lavoro, soprattutto, alle lavoratrici.
La consigliera di parità e la sua vice (avv. Gabriella Di Paolo) ricevono le cittadine e i cittadini che ne avessero bisogno a Trento in via Jacopo Acconcio: il martedì dalle ore 14.00 alle ore 18.00 il giovedì dalle ore 13.15 alle ore 17.15 Per appuntamenti è possibile contattare la segreteria: tel 0461/493134 – fax 0461/493218 e-mail: [email protected] Per maggiori informazioni e per le iniziative www.pariopportunita.provincia.tn.it. |
Per conoscere meglio la nostra Consigliera di Parità le abbiamo rivolto qualche domanda più personale...
1) Qual è il tratto principale del suo carattere?
«L'essere tendenzialmente positiva.»
2) Qual è stato il giorno più bello e quello più brutto della sua vita?
«Voglio pensare soltanto ai due giorni più belli: la nascita dei miei due bimbi, Federico di 8 anni e Lorenzo di 1 anno e mezzo, quest'ultimo nato il primo maggio: un giorno di festa!»
3) L’ultimo libro letto?
«Mille splendidi soli di Khaled Hosseini.»
4) Quante ore al giorno lavora?
«Sempre troppe... una media di 10 ore al giorno, tranne il sabato e la domenica in cui rigorosamente il lavoro resta fuori dalla mia vita!»
5) Si definirebbe una mamma....
«...innamorata dei suoi due cuccioli.»
6) Come riesce a conciliare i diversi ruoli di mamma, moglie, lavoratrice?
«In verità ho grande difficoltà a conciliare, soprattutto per i bimbi ancora così piccoli, ed alle volte non ci riesco proprio, ma in questi casi talvolta lascio perdere il lavoro!»
7) Quali sono i punti di forza di una donna?
«Potrei andare avanti all'infinito! ...Sicuramente, la concretezza, la determinazione, la tenacia, il multitasking, la capacità di mediare, la sensibilità, l'altruismo, la disponibilità al dialogo...»
8) Quello di cui va fiera è...
«...l'aver insegnato a mio figlio Federico, all'età di 4 anni, che il suo migliore amichetto poteva essere Samir, un bimbetto di colore (eravamo in vacanza in Tunisia).»
9) Il suo sogno nel cassetto?
«Andare in Africa in una Missione, ad insegnare ai bimbi a leggere ed a scrivere, affinché possano capire ed essere leve di crescita culturale e di sviluppo per loro stessi e la loro comunità.»
10) Un augurio a tutte le donne e a tutte le mamme...
«...che il nostro pensare positivo e la nostra voglia di migliorare il mondo non ci abbandonino mai!»
Minella Chilà
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