Inaccettabile massacro di 92 civili in Siria, di cui 33 bambini

Damasco nega ogni responsabilità e assicura l’apertura di un’inchiesta «che farà luce a breve»

Gli osservatori dell’Onu l’hanno saputo solo oggi, ma due giorni fa a Hula, in Siria, è avvenuto un massacro nel quale sono morte 92 persone, tra le quali 33 bambini.
Inutile dire che il mondo civile si indigna di fronte a un’atrocità come questa.
La Russia tuttavia si oppone a una eventuale condanna da parte dell’ONU. Le ragioni ovviamente non sono da collocare nella tolleranza di Mosca, ma in motivazioni di opportunità politica in quello scacchiere.
 
Il regime siriano, a sua volta, ha negato ogni responsabilità per il massacro di Hula, precisando che si tratta certamente di gruppi di terroristi che nulla hanno a che fare con il governo.
Il ministro degli Esteri di Damasco, Jihad Makdissi, ha assicurato che aprirà un'inchiesta per fare luce in breve tempo sulle circostanze che hanno portato alla strage.
Lunedì sarà in visita in Siria l'inviato Nazioni Unite e della Lega araba, l’ex segretario generale dell’ONU Kofi Annan.
 
Il Ministro degli Esteri italiano Giulio Terzi si sta tenendo in contatto con i partner europei e della regione maggiormente interessati alla crisi siriana con i quali «discuterà dell’ultimo terribile massacro di civili inermi avvenuto nella città di Hula», a margine della conferenza internazionale sulla Somalia che si aprirà a Istanbul giovedì 31 maggio.
L'intensa attività diplomatica condotta in queste ore dal titolare della Farnesina segue l'incontro avuto martedì scorso a New York con il Segretario Generale dell'Onu Ban Ki-moon. 
Questo pomeriggio il Ministro Terzi ha inoltre dato istruzioni alla Rappresentanza italiana alle Nazioni Unite di sostenere attivamente, presso i Paesi membri del Consiglio di Sicurezza, la proposta della convocazione urgente del Consiglio stesso.