Due milioni di persone civili sfilano a Parigi contro i terroristi

E intanto in Nigeria uccidono altre due ragazzine-kamikaze imbottite di esplosivo

La manifestazione avvenuta oggi in Francia è la più grande mai avvenuta nella storia del Paesee, per quanto ci è dato a sapere, del mondo.
Si parla di quasi quattro milioni, dei quali la metà a Parigi, la capitale della libertà ferita al cuore da alcuni.
Non solo. In contemporanea sfilavano altre folle in città come Atene, Beirut, Berlino, Bruxelles, Buenos Aires, Caracas, Gaza, Gerusalemme, Londra, Madrid, Montreal, New York, Ramallah, Roma, Sidney, Stoccolma, Tokyo, Venezia, Washington.
Alcuni nei non potevano mancare, come l’assenza di Putin (che peraltro ha condannato senza mezzi termini l’assurdo attentato di venerdì al Charlie Hebdo), o quella di Silvio Berlusconi, che non può lasciare l’Italia per i motivi che conosciamo.
Ma soprattutto Marine Le Pen, che ha partecipato ma non con il resto dei leader del Mondo. Un peccato, perché in questi momenti l’unica cosa su cui non si deve dimostrare di avere dubbi è l’unità del paese.
Assenti in toto Hassan Rouhani, Tayyip Erdoğan, Abdelaziz Bouteflika, Omar Hasan Ahmad al-Bashir e gli altri capi di stato delle grandi nazioni islamiche che avrebbero dovuto testimoniare con la loro presenza not in my name.
Comunque, vedere insieme 50 capi di stato, anche quelli che solitamente si fronteggiano come Netanyahu e Abu Mazen, ha ampiamente dimostrato al mondo che contro la barbarie non è possibile vincere.
 
Ma mentre il mondo civile stava dimostrando la più ampia comunità di intenti contro la barbarie, questa veniva perpetrata per l’ennesima volta in Nigeria.
Stamattina avevamo riferito indignati del vergognoso omicidio della bambina di 12 anni (vedi servizio), sacrificata dai criminali di Boko Haram (senza rimorsi perché era una femmina) che l’hanno costretta ad entrare in un supermercato imbottita di esplosivo per poi farla saltare in aria.
Nel pomeriggio l’orrore è stato ripetuto due volte. I bastardi hanno imbottito di esplosivo altre due ragazzine, una di 10 e l’altra di 15 anni, e le hanno costrette a camminare in un mercato per poi farle esplodere con un comando a distanza.
Con loro sono morte altre cinque persone e 48 sono rimaste ferite.
Ovviamente l’Europa deve anzitutto guardarsi in casa, in modo da prevenire altre azioni vili e inutilmente sanguinose come quelle di venerdì a Parigi.
Ma il mondo civile sa perfettamente che cosa si deve fare. Se non riusciamo a fermarli in casa loro, non riusciremo mai a impedire i flussi di barbarie e di morte nel mondo civile.

GdM