Commissione Grandi Rischi inquietante: «Possibili eventi sismici di grande portata»
«Ad oggi non ci sono evidenze che la sequenza sismica sia in esaurimento. Le faglie attive dal 24 agosto hanno il potenziale di produrre terremoti di magnitudo (6-7)»
In premessa diciamo che non abbiamo ben capito quale sia il ruolo della Commissione Grandi Rischi.
Da una parte valuta la possibilità che si verifichino altre scosse nelle zone colpite dal sisma dell’Italia Centrale, dall’altra non dice cosa dovrebbero fare le Istituzioni e la popolazione, a parte un generico invito ai cittadini «a fare attenzione, ma senza panico».
Ci riferiamo a quanto pubblicato nel sito della Protezione Civile Nazionale (vedi), intitolato «Terremoto centro Italia: si riunisce la Commissione Grandi Rischi-Settore Rischio Sismico».
Si legge: «La Commissione Grandi Rischi, d’intesa con il Capo Dipartimento della Protezione Civile, si è riunita il giorno 20/1/2017 a seguito della ripresa della sismicità che ha colpito l’Appennino Centrale a partire da Agosto 2016.»
Le risultanze della riunione sono contenute nel Verbale consegnato al Dipartimento, di cui si riporta nel riduasro che segue una sintesi.
Come si può vedere dalla relazione, l’idea che possano verificarsi altre scosse è piuttosto empirica, perché si basa sull’interpolazione di dati storici e estrapolazione di quelli registrati negli ultimi tempi. Cifre indubbiamente inquietanti.
Non mettiamo in dubbio che il conteggio statistico sia stato fatto con cognizione di causa, ma è solo un modo più preciso di quello che fa la gente comune: a leggere le scosse che si sono verificate da agosto a oggi, chiunque penserebbe che non è finita.
Ma da lì a preconizzare disastri di grande portata, cosa altro può servire se non a spaventare la popolazione?
Analizzando la faglia e la sua evoluzione, i grafici portano ad aree dove ci sono centrali idroelettriche. Qualcuno in commissione ha parlato di «rischio Vajont», cioè che le dighe resistano alle scosse mentre le frane negli invasi potrebbero far esondare i bacini. Poi la versione è stata edulcorata, limitandosi a rilevare come sulle linee di faglia ci siano delle dighe.
Insomma non si riesce a capire cosa si deve fare adesso che sappiamo che ci saranno altre scosse di terremoto. Evacuiamo la popolazione? Svuotiamo gli invasi delle dighe? Costruiamo baraccopoli pronte a ospitare i terremotati?
Beh, questi sono problemi nostri...
Terremoto centro Italia: si riunisce la Commissione Grandi Rischi-Settore Rischio Sismico La Commissione Grandi Rischi, d’intesa con il Capo Dipartimento della Protezione Civile, si è riunita il giorno 20/1/2017 a seguito della ripresa della sismicità che ha colpito l’Appennino Centrale a partire da Agosto 2016. Le risultanze della riunione sono contenute nel Verbale consegnato al Dipartimento, di cui si riporta qui una sintesi. |