«La muffa nel cassetto» va in scena domani 2 novembre a Dimaro

Il teatro comunale di Dimaro ospiterà la «Nuda compagnia» scritto e diretto da Antonella Fittipaldi

«La muffa nel cassetto», scritto e diretto da Antonella Fittipaldi, articola attraverso undici personaggi attraverso routine, carriera, politica, un amore non vissuto perché entrambi dello stesso sesso e a qualcuno non conveniva.
Poi un flashback di vent'anni: gli stessi undici personaggi, chi erano e cosa volevano diventare.
Poi nuovamente ritorno al presente: cosa sono realmente diventati. Sogni sepolti, infranti, fallimenti, successi, chi ce l'ha fatta e chi no. E chi ha dimenticato chi era e dove e soprattutto perché ha cominciato.
«La muffa nel cassetto» farà ricordare ad ogni singolo spettatore quel sogno rimasto nel cassetto e dimenticato, lasciando quell'amaro in bocca, ma anche la voglia di riaprire quel cassetto.
 
La chiave dello spettacolo è allo stesso tempo ironica, molto ironica, provocatoria e drammatica.
Viene unita la prosa ad una messa in scena sperimentale, il classico e il contemporaneo in un unico spettacolo.
Inoltre i personaggi sono a 360°. Quello che apparentemente può sembrare un teatro surreale (ad esempio nel vedere un politico ballare davanti allo specchio di casa) in realtà è più reale di tutto.
Ovvero in teatro spesso un personaggio è tale in ogni momento. Per esempio un professore è il professore dall'inizio alla fine, a casa o in ufficio.
Questo spettacolo invece vuole caratterizzare le persone e non personaggi, vuole mostrare che le persone hanno un ruolo e non sono il ruolo.
 
Il cast è composto da undici attori, che mostreranno diverse sfaccettature dell’era contemporanea, dal politicante al fricchettone, dal sindacalista al professorone che pensa di cambi are il mondo con le conferenze, dai leccapiedi ai disillusi. Ma ci sarà un flashback di vent’anni e mostrerà chi erano e cosa volevano fare da grandi per poi tornare al presente e rendersi conto di come sono andate davvero le cose.
Il finale della storia lascerà allo spettatore un messaggio chiaro, che farà riflettere sia sul dolore che vediamo spesso colpevole. Ma è solo un campanello d’allarme che ci avvisa che qualcosa non va, sia sulla reale responsabilità che noi abbiamo con le nostre scelte, nei nostri confronti e nei confronti degli altri.
Ma, soprattutto, spesso dimentichiamo come siamo arrivati fin qui e tutti i nostri sogni.