I canoni di bellezza tra Italia e Russia – Di Nadia Clementi
Ne abbiamo parlato con il leader della chirurgia estetica russa il dottor Evghenij Makarov – A richiesta dell’intervistato, c'è anche la versione in lingua russa
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A partire dagli anni ’80 la chirurgia e la medicina estetica hanno preso sempre più piede in tutto il mondo occidentale; ciò che prima era appannaggio delle dive di Hollywood e miliardari eccentrici oggi è alla portata, o quasi, di tutti e non solo dal punto di vista economico ma bensì anche culturale.
L’idea di poter manipolare o trattare il proprio corpo e la propria pelle è considerata da molti un modo legittimo per raggiungere un’immagine estetica sempre più vicina alla perfezione.
Ma non sono solo l’America e l’Europa ad essere capofila di questa pratica, dove l’Italia è al terzo posto nel mondo con 13 operazioni ogni mille abitanti.
Da qualche tempo anche l’Asia si è affacciata a questo mercato con la Corea del Sud in prima fila dove i coreani scelgono di andare sotto i ferri principalmente per assomigliare di più a noi occidentali eliminando le borse di grasso intorno agli occhi, alzando gli zigomi e restringendo il naso.
A fare da demarcazione geografica, ma anche culturale, tra il mondo europeo e quello asiatico si trova la Russia: un vero e proprio gigante che negli ultimi vent’anni, dopo la caduta dell’Unione Sovietica, ha aperto sempre di più le proprie porte allo stile di vita e all’economia capitalista.
Ovviamente il cammino che deve intraprendere la Russia per diventare un Paese moderno è ancora lungo, non mancano i continui richiami da Europa e Usa per il rispetto dei diritti umani, per il delicato ruolo giocato in Medio Oriente e per la costante censura di giornali, blog e siti contrari alla politica di Putin.
Su una cosa però la Federazione Russa sta crescendo velocemente: il turismo.
E non solo quello dei russi verso gli altri angoli del mondo, ma anche al contrario laddove i viaggi sono giustificati non solo dalle visite alle bellezze di San Pietroburgo e Mosca, ma anche dalla ricerca della propria bellezza.
Esistono, infatti, dei veri e propri pacchetti vacanza della chirurgia estetica, diventati nell’arco di qualche anno un fenomeno sempre più diffuso.
Questo tipo di turismo ovviamente non ha lasciato indifferenti i pazienti italiani che sempre più spesso partono alla volta della Russia; come si diceva poco fa il nostro Paese infatti è al terzo posto per il numero di interventi di chirurgia estetica in relazione agli abitanti.
I dati forniti dall’Aicpe (Associazione Italiana Chirurgia Plastica Estetica) hanno rilevato che in Italia nel 2014 sono stati eseguiti oltre un milione di interventi a fine estetico. Di questi, il 76% è costituito da interventi di medicina estetica, con al primo posto l’iniezione della tossina butulinica, e il restante 24% di chirurgia plastica dove la liposuzione si riconferma per il terzo anno consecutivo l’intervento maggiormente richiesto.
L’85% dei pazienti sono donne e, come si legge nel report, «la mastoplastica additiva, stimolando l’interesse del ben 15% del campione, resta uno degli interventi di maggior interesse per gli Italiani, gettonato soprattutto dalle più giovani».
La diversità dei canoni di bellezza, le differenze tra Italia e Russia e le infinite possibilità della medicina estetica moderna sono gli argomenti su cui abbiamo interrogato il dottor Evghenij Makarov, chirurgo plastico che opera in Russia ma che ha completato la propria formazione in tutt’Europa e che può darci uno sguardo più ampio ed esperto su questo fenomeno.
Dottor Makarov i dati più recenti ci rivelano che l’Italia è al terzo posto per interventi di chirurgia estetica pro capite, un traguardo particolare per un paese relativamente piccolo come il nostro. In Russia com’è la situazione?
«Questo è un ottimo indicatore. Gli Italiani si differenziano sempre per il loro spiccato senso dello stile. Un buon livello di vita permette a molti cittadini di spendere soldi non solo per gli abiti alla moda, ma anche per effettuare degli «investimenti» nel proprio aspetto aumentando la propria autostima.
«La vita in Russia è cambiata molto negli ultimi anni e ora la chirurgia plastica non è più una cosa esotica e ci si ricorre sempre di più. Anche lo standard di vita migliorato contribuisce al fatto che ci siano molti più pazienti che si rivolgono alle cliniche della chirurgia plastica. Ciò è particolarmente evidente a Mosca e nelle altre grandi città.»
Quanto è costoso ridisegnare il proprio aspetto? Si può affermare che la chirurgia plastica in Russia è una prerogativa delle persone benestanti?
«Decisamente, i principali pazienti delle cliniche di chirurgia plastica sono persone con redditi superiori alla media. La qualità dei materiali e dei servizi deve essere sempre di altissimo livello, e questo impone dei certi limiti di prezzo.
«Con la globalizzazione noi usiamo praticamente gli stessi farmaci, attrezzature e tecniche come i nostri colleghi italiani.
«Il costo delle operazioni dipende dalla complessità e dalle spese e parte da circa 2.000 euro.»
Anche in Italia i prezzi sono elevati ed è infatti in crescita il fenomeno del turismo del bisturi e la Russia sembra una delle mete più ambite. Lei ha avuto a che fare con molti pazienti stranieri?
«Nonostante il fatto che le tecniche e le attrezzature in Russia sono uguali a quelli dei paesi europei, il costo totale dell'operazione in Russia è spesso inferiore a causa delle spese più basse della degenza ospedaliera e il tasso più basso del cambio rublo-euro in questi tempi. Il numero dei pazienti stranieri è in aumento, e se prima erano soprattutto i visitatori russofoni che venivano dall’estero, ora riceviamo spesso i pazienti europei DOC, la maggior parte dei quali vengono dai paesi come Germania, Italia, Repubblica Ceca e Austria.»
I pazienti si rivolgono più frequentemente a Lei con la richiesta di correggere soltanto un dettaglio dell'aspetto esterno oppure si fa un intervento di chirurgia plastica complessivo?
«Si può essere tentati, andando nella clinica una sola volta sopportando un’unica anestesia, a cambiare in sé tutto quello che non ci piace, ma dobbiamo ricordare che più operazioni contemporanee eseguiamo, più sono difficili e lunghi i tempi di recupero post-operazione. Pertanto, il paziente deve fare un compromesso e scegliere quello che lo soddisfa di più in quel momento.»
Le donne in Italia rappresentano la grande maggioranza delle pazienti. È così anche da voi?
«In questo siamo molto simili agli italiani e la maggior parte dei nostri pazienti sono le donne.
Ma in questi ultimi anni si nota la crescita dell'interesse da parte degli uomini riguardo i nostri servizi. Pazienti uomini sono particolari e la cosa più importante per loro è mantenere l’anonimato.»
Le donne italiane tendono a volere diminuire il grasso (liposuzione) e aumentare il seno, rincorrendo la tipica «figura mediterranea»; a quale modello puntano invece le donne russe?
«Seno prosperoso e di forma bella, corpo leggermente arrotondato ed elegante, labbra belle ed espressive, occhi espressivi, senza le tracce dell'intervento del chirurgo sono il modello del corpo ideale per qualsiasi donna.»
Quali sono gli interventi più richiesti? Lei si è mai rifiutato di eseguirne qualcuno?
«Le operazioni più richieste dai nostri pazienti sono l’aumento e il rimodellamento del seno, la blefaroplastica e la liposuzione. Recentemente si nota la crescita del numero dei pazienti che desiderano aumentare il volume dei glutei.
«Va notato che è aumentato significativamente il numero di interventi poco invasivi, per così dire la chirurgia da ufficio come per esempio il lifting con i fili, quando il paziente in modo rapido e senza ricovero ottiene un effetto cosmetico discreto.
«Cercherò sempre di dissuadere il paziente da un intervento chirurgico se capisco che non gli permetterà di ottenere l’effetto cui aspira. C’è sempre un’alternativa!»
Lei è specializzato in qualche intervento in particolare, se si quale e in che cosa consiste l’intervento?
«Purtroppo non pratico la rinoplastica, ma la chirurgia del seno, il ringiovamento del viso e la liposuzione sono lavori che pratico spesso.»
Quali sono le nuove frontiere tecnologiche nella medicina e chirurgia estetica? La Russia da questo punto di vista ha qualche vantaggio dalla vicinanza con l’Asia, un’altra delle grandi capitali del «ritocchino»?
«Le nuove tecnologie in medicina stanno rendendo reale quello che solo di recente sembrava fantascienza. E la chirurgia plastica è in costante sviluppo: diventa sempre meno invasiva e più sicura, appaiono nuove tecniche, i medicinali, i laser, il materiale di sutura e i preparati.
«Difficile dire cosa ci aspetta fra 10 anni, ma dobbiamo ricordare che la chirurgia estetica migliora la percezione di sé e questo è possibile solo con un rapporto speciale fra il medico e il paziente.
«Quindi, qualunque diventi la tecnica nel futuro, la ricerca del chirurgo plastico sarà sempre proiettata a soddisfare la felicità del paziente.»
Nadia Clementi [email protected]
INTERVISTA IN LINGUA RUSSA Евгений Владимирович, последние данные показывают, что Италия находится на третьем месте по косметической хирургии на душу населения, необычное достижение для такой небольшой страны, как наша. А какова ситуация в России? |