Legge provinciale sulle Pari Opportunità/ 4 – Di Minella Chilà
Un nuovo strumento messo in campo dalla Provincia per sostenere le donne imprenditrici: il «Registro co-manager»

Oggi, si sa, la crisi del mercato del lavoro sta investendo tutti i settori con tassi di disoccupazione in crescita e limitate previsioni di nuove assunzioni.
Ed è per questo che la scelta imprenditoriale rappresenta un’alternativa importante per la crescita del sistema economico.
Nel corso del 2011 la popolazione femminile ha dimostrato a livello nazionale una voglia di mettersi in proprio molto diffusa.
Al 31 dicembre 2011, in Italia, le imprese femminili (quelle in cui la percentuale di partecipazione femminile risulta superiore al 50%), rappresentavano il 23,5% del totale con un incremento dello 0,5% rispetto al 2010 (+7.000).
Il dato appare più significativo se paragonato alla performance negativa delle imprese maschili che nello stesso anno sono diminuite complessivamente di circa 6.000 unità.
Ma in Trentino cosa succede?
Se questa è la tendenza nazionale, a livello provinciale la performance dell’imprenditoria femminile è più contenuta. Le imprese femminili sono il 19,6% del totale con un leggero calo rispetto all’anno precedente (nell’88,2% dei casi, la presenza femminile è esclusiva).
In provincia di Trento, le imprese a conduzione femminile si concentrano nel commercio (23,5%), agricoltura (19,8%), alberghi e ristoranti (16%).
Quanto pesa per una donna dover conciliare l’attività lavorativa con la gestione della famiglia?
Su questo aspetto i dati a disposizione sono davvero pochissimi.
Qualche considerazione può essere fatta con riferimento alla situazione nazionale:
- Tutte le donne occupate sono accomunate da un percorso ad ostacoli perché sovraccariche di impegni familiari. Nelle coppie di occupati con donna tra 25 e 44 anni, la donna lavora (tra lavoro retribuito e lavoro familiare) in totale 53’ in più del suo partner, il divario cresce in presenza di figli, +1h02’.
- Anche le dirigenti, imprenditrici e libere professioniste sono sovraccariche. La donna lavora in totale 1h09’ in più del suo partner. Il divario cresce in presenza di figli,+1h15’.
- L e donne svolgono un ruolo fondamentale anche all’interno delle reti di aiuto informali. Più care giver tra le dirigenti, imprenditrici e libere professioniste: 47 ,5%, rispetto al 32,5% delle donne in media.
- F amiglie con capofamiglia dirigente, imprenditrice e libera professionista ricevono, rispetto alle donne dipendenti, più aiuti informali (24% vs 16%), privati (22% vs 1%) e pubblici in meno (4% vs 8%).
Risulta evidente che questi dati rappresentano un forte segnale di disagio da parte delle donne che tentano di fare impresa, ed è per questo che si invoca da più parti l'adozione di specifiche e più stringenti politiche familiari, per aiutare le donne nel difficile compito di conciliare famiglia e lavoro.
Quello che emerge in tutti gli studi di settore è che i compiti di cura della famiglia pesano ancora in modo preponderante sulla componente femminile e, in modo particolare, nel mondo imprenditoriale le difficoltà di conciliare i carichi familiari con la propria attività rappresentano per le donne un ostacolo concreto al proseguimento della vita attiva nel mondo del lavoro.
La Provincia autonoma di Trento ha tra le proprie priorità di intervento il sostegno alla conciliazione dei tempi di vita e di lavoro come strumento di promozione dell’occupazione femminile e di un territorio amico della famiglia che possa realmente sostenere la natalità, come previsto dal Programma di Sviluppo Provinciale per la XIV Legislatura e dal Libro Bianco sulle politiche familiari e per la natalità approvato nel 2009.
In tale ambito è stato avviato un progetto per supportare l’attività imprenditoriale delle donne in particolari fasi della vita (gravidanza, maternità, cura di familiari) durante le quali il proseguimento dell’attività stessa potrebbe essere impossibile.
Si tratta dell'istituzione del «Registro provinciale co-manager» con lo scopo di mettere a disposizione delle imprenditrici un servizio di sostituzione temporanea. Uno strumento ideato con la collaborazione dell’Associazione artigiani e piccole imprese della provincia di Trento e della Confesercenti del Trentino.
Nel 2011 è stato sottoscritto un primo protocollo di intesa per avviare la sperimentazione del progetto.
Lo scorso 18 settembre, un nuovo protocollo di intesa siglato anche con la Coldiretti Trento (in particolare con il movimento Donne Impresa) ha formalizzato e sistematizzato le modalità di gestione del Registro ampliando la sperimentazione e coinvolgendo nel progetto altri attori del sistema economico provinciale in modo da rendere ulteriormente disponibile il servizio di sostituzione.
Alla firma dell’accordo avevamo pubblicato un servizio che richiamava l’antica tradizione un tempo spontanea nelle nostre montagne (vedi articolo), sottolineando come oggi la solidarietà non sia più così diffusa, al punto che si è dimostrato necessario un protocollo condiviso.
In quell'occasione l'Assessore Beltrami aveva espresso viva soddisfazione per l'accordo che conferma la piena validità di un progetto che ha come obiettivo il sostegno dell'imprenditorialità femminile.
«Spesso – aveva affermato Lia Beltrami – un motivo di abbandono da parte delle donne è la presa in carico da parte loro di problemi familiari, come le malattie improvvise o l'assistenza di qualche parente.»
Che cos'è concretamente il Registro Provinciale co-manager?
È un progetto sperimentale che prevede la creazione e la gestione di una lista di nominativi di persone con esperienza nella gestione d’impresa che intendono sostituire imprenditrici che per vari motivi abbiano la necessità di essere sostituite, parzialmente o totalmente, nella propria attività per un determinato periodo di tempo.
È un servizio e un’opportunità che l’imprenditrice che desidera essere sostituita può utilizzare volontariamente
A chi è rivolto?
- A donne che vogliano ricoprire il ruolo di Co-Manager che abbiano almeno 3 anni di esperienza di lavoro autonomo come titolare d’impresa, socia d’impresa, collaboratrice familiare d’impresa, titolare di Partita oppure almeno 5 anni di esperienza di lavoro come dipendente, co.co.pro, co.co.co, caratterizzati da elevati livelli di autonomia.
- A imprenditrici donne che necessitano di essere sostituite temporaneamente.
Come funziona il servizio?
L’imprenditrice che ha bisogno di essere sostituita temporaneamente in tutte o solo in alcune attività manageriali si rivolge alla propria Associazione di categoria.
Il Registro provinciale delle Co-manager è gestito dalla Provincia autonoma di Trento.
L’imprenditrice individua la Co-Manager da cui farsi sostituire e avvia la collaborazione.
Come ci si iscrive al Registro Provinciale co-manager?
L’Associazione Artigiani e Piccole Imprese della Provincia di Trento, la Confesercenti del Trentino e la Coldiretti Trento si occupano della iscrizione al Registro delle Co-Manager.
L’iscrizione è subordinata al possesso dei requisiti di esperienza e all’esito positivo di un colloquio con una commissione.
Attualmente ci sono 14 co-manager iscritte al registro.
Da chi è sostenuto questo progetto?
Il progetto è sostenuto economicamente dall'Agenzia del lavoro che ha previsto di recente, nel proprio Piano di interventi, una misura che finanzia progetti per la sostituzione pro-tempore dell’imprenditrice che sospenda l’attività lavorativa per motivi legati alla cura ed assistenza nei confronti di figli minori ovvero di familiari disabili da parte di una/un iscritta/o al Registro provinciale delle Co-Manager.
Nel prossimo articolo verranno intervistate le protagoniste di questo accordo che promuove il Registro Provinciale co-manager:
dott.ssa Maria Luisa Bertoluzza, Presidente di Donne Impresa Coldiretti;
dott.ssa Flavia Angeli, Presidente di Donne Impresa Confartigianato;
dott.ssa Gloria Bertagna del Coordinamento imprenditoria femminile Confesercenti.
Minella Chilà
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