«Oltre il limite, viaggio ai confini della conoscenza»
Ha aperto oggi al pubblico la prima grande mostra del MUSE – Resterà disponibile dall’8 novembre 2014 al 15 giugno 2015
L’avevamo presentata ieri in un servizio carico di immagini emozionanti e di notizie fantastiche (vedi). Oggi «Oltre il limite. Viaggio ai confini della conoscenza» è stata ufficialmente aperta dall’astronauta Paolo Nespoli, insieme al Presidente dell’INFN Fernando Ferroni, il Presidente dell’ASI Roberto Battiston, il Presidente del MUSE Marco Andreatta e il direttore del MUSE Michele Lanzinger Si tratta della più grande mostra mai allestita al MUSE dall’apertura del museo. Promossa dal Muse e dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN), con la partecipazione dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) e con la collaborazione dell'Università di Trento e della Fondazione Bruno Kessler (FBK), sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, e con il Patrocinio della Provincia autonoma di Trento e del Comune di Trento, la mostra temporanea, sarà visitabile fino al 15 giugno 2015. |
«Oltre il limite» propone un viaggio che ci porta ai confini della conoscenza, alla scoperta dei limiti con cui si confrontano la fisica e l’astrofisica nel tentativo di comprendere e descrivere l’universo e la sua storia.
La mostra ci porta a guardare da vicino questi confini invisibili, ma decisivi per la nostra vita, facendoci vedere con l’immaginazione mondi lontanissimi, che solo la scienza sta riuscendo ad esplorare.
Il percorso è immersivo ed è caratterizzato dalla presenza di videoinstallazioni multimediali, exhibit interattivi, componenti originali provenienti da esperimenti, modellini e video.
La mostra si articola in quattro aree tematiche che rappresentano ciascuna una sfida per la scienza contemporanea: Spaziotempo, Energia e Materia, Visibile e Invisibile, Origini.
L’allestimento riflette l’approccio multidisciplinare che caratterizza il MUSE ed è frutto della collaborazione che l’INFN porta avanti da anni con videoartisti e programmatori creativi italiani, come camerAnebbia e Federica Grigoletto.
In mostra ci sono quattro videoinstallazioni interattive dedicate allo Spaziotempo (lo Spaziotempo), al campo di Higgs (L’universo prende massa), alle Extradimensioni (Un tuffo in altre dimensioni) e all’espansione dell’universo (L’età dell’universo) pensate per coinvolgere direttamente il pubblico che viene invitato a sperimentare con un approccio multimediale questi concetti in prima persona.
In mostra vi sono inoltre exhibit interattivi dedicati all’effetto della gravità sullo spaziotempo, alla camera a nebbia, uno dei primi rivelatori di particelle mai realizzati, e all’osservazione dell’universo attraverso la sua frequenza.
L’allestimento è arricchito anche da componenti autentici e modellini di alcuni esperimenti come Virgo, per la ricerca delle onde gravitazionali, l’acceleratore di particelle LHC, Boomerang per lo studio della radiazione cosmica di fondo, e gli esperimenti spaziali, Ams, Lisa Pathfinder e la Sonda Cassini
La mostra sarà accompagnata da un programma di eventi che ruota attorno al concetto di limite e mira a coinvolgere scienziati, musicisti, giornalisti e sportivi.