Licenziamenti, Draghi trova l’accordo anche con i sindacati

Sarà prorogato il blocco dei licenziamenti «in modo selettivo» e sarà rafforzata la CIG

Sembrava che da questo vicolo cieco Draghi avrebbe fatto fatica a uscirne.
I sindacati avevano minacciato il ricorso alla mobilitazione, come già anticipato pochi giorni fa, se il Governo non avesse prorogato il divieto dei licenziamenti.
E invece Draghi, al termine di una riunione fiume (7 ore), ha raggiunto un accordo condiviso, che però non è molto lontano dal suo disegno.
D'altronde il divieto di licenziare è un provvedimento eccezionale che non può durare. E non va dimenticato che il lavoro viene generato da imprese che funzionano e non può essere importo per legge.
Finora il divieto era sorretto dagli ammortizzatori sociali anch'essi attivati in maniera eccezionale.
 
Adesso l’accordo prevede che le parti sociali (Confindustria e Sindacati), alla luce della soluzione proposta dal Governo sul superamento del blocco dei licenziamenti, si impegnano a «raccomandare» l’utilizzo degli ammortizzatori sociali che la legislazione vigente e il decreto legge in approvazione prevedono in alternativa alla risoluzione dei rapporti di lavoro.
L’accordo conclude con l’auspicio che la riforma degli ammortizzatori sociali venga attivata al più presto.
Mercoledì 30 giugno, il Consiglio dei Ministri viene chiamato ad approvare il decreto che «proroga il blocco dei licenziamenti in modo selettivo» e che potenzia la cassa integrazione.