Etica e valore del cibo: un Merlot tra habitat e piacevolezza

Conclusa MondoMerlot 2010, tra degustazioni memorabili ad Aldeno, a Palazzo Geremia e nel suggestivo Castello del Buonconsiglio

Grande riscontro di pubblico (almeno 5 mila i visitatori) ma soprattutto una manifestazione che ha saputo coniugare divertimento con responsabilità. A partire dalle degustazioni.
Milletrecento bicchieri, un parterre da grandi occasioni per una degustazione che ha del memorabile.

Sulla scena i Magnifici 13, ovvero i Merlot che hanno vinto il recente concorso di Mondomerlot.
Vini interpreti assoluti di come questo vitigno riesca a coniugare piacevolezza con versatilità, potenza e carezzevoli sensazioni gustative.

Palazzo Geremia, a Trento, storica sede comunale, ha trasformato la degustazione in un evento culturale di rara suggestione.
Cento persone, ognuna davanti a 13 bicchieri, hanno potuto degustare il meglio del Merlot.
E ancora una volta questa importante tipologia non ha tradito le attese premiando quest'anno come migliore assoluto il Merlot Maremma Toscana 2008 dell'Azienda La Cura e come migliore dei trentini il Merlot Doc Bottega Vinai 2008 dell'Azienda Cavit.

Lo hanno ribadito i relatori (da Alessandro Torcoli, giornalista di Civiltà del bere, ad Adua Villa, volto noto de La prova del cuoco', ma soprattutto i produttori dei vini premiati.
Con una simpatica sorpresa finale. Il Premio a Giannola Nonino, donna friulana ai vertici dell'arte distillatoria internazionale, per un una grappa di vinacce Merlot, ritenuta a New York la migliore tra gli spiriti'del mondo.

Trento, Aldeno e Merlot. Un connubio che è stato consolidato da una singolare quanto esclusiva degustazione anche al Castello del Buonconsiglio, il simbolo dell'autonomia trentina.
A dimostrazione di come MondoMerlot sia riuscito a coinvolgere tutta la comunità locale.

Del resto il Merlot è un vino che dialoga con altri.
Lo fa da sempre. E' nella sua indole.
Coniuga territorio con innovazione, ha carattere e personalità di stampo internazionale che invitano al confronto.
Vino per giuste sfide qualitative, per dimostrare la sua versatilità.
Merlot variegato, vino di e per la qualità. Anche la più esclusiva.
Che non guarda al passato, ai miti dell'enologia tradizionale, ma si apre al futuro.

Proprio per questo al Castello del Buonconsiglio, nella suggestiva e magnifica Sala Grande si è parlato di «New Merlot - la rivincita del piacere», che ha visto protagonisti quattro nuovi Merlot (Serberto 2008, L'Urlo 2008, Morione 2006 e Salici 2006) presentati dai titolari e dai tecnici delle rispettive aziende (Silvia Maestrelli per Villa Petriolo, Francesco Venerini per Urlari, Tancredi Biondi Santi per Castello di Montepò e Paolo Marzotto per Baglio di Pianetto).

Poi Aldeno s'è ripresa tutta la scena. Con alcune degustazioni di altissimo livello che ha visto protagonisti prima i vini mito della Tenuta San Leonardo e poi i vini francesi con una verticale di Chateau Montrose curata da Ais Trentino e guidata da Nicola Bonera.

E ancora momenti indimenticabili con un convivio tra Merlot e Alta cucina.
Quella curata da Claudio Melis (foto), chef di fama internazionale che ha messo nel piatto una serie di leccornie basate sull'etica, nel massimo rispetto di chi produce gli ingredienti (a Km zero) elaborando un menù esclusivo a prezzi popolari.
Contro gli sprechi, per il recupero degli avanzi. Una proposta di cucina democratica.

Con il Merlot a scandirne i ritmi. Rilanciando altre sfide e assieme al Sindaco di Aldeno Emiliano Beozzo, giustamente soddisfatto per questa grande edizione, fissando già d'ora l'appuntamento per il 2011.