Il Premio Ubu Spettacolo dell’anno 2018: Overload

Lo spettacolo della compagnia Sotterraneo calcherà le scene del Teatro di Pergine giovedì 27 febbraio 2020 alle ore 20.45

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Fra distrazioni di massa e mutazioni digitali, ci muoviamo immersi in un ambiente aumentato dai media. Sovrastimolati dalle informazioni, viviamo in uno stato di allerta continua che gli antichi conoscevano solo in battaglia.
Il rumore di fondo cresce in tutto il pianeta. Non dovremmo forse fare più silenzio e scegliere a cosa prestare attenzione?
Overload è un esperimento di ipertesto teatrale: a partire da un discorso centrale, i performer offrono continuamente dei collegamenti a contenuti nascosti che innescano possibili azioni e immagini.
 
Il pubblico ha la facoltà di rifiutare i collegamenti e continuare a seguire il discorso, oppure di attivarli, allontanandosi dal centro dello spettacolo e perdendosi in un labirinto di distrazioni, attraverso una rincorsa continua al frammento che è molto simile alla nostra esperienza quotidiana.
A condurre il discorso al centro di tutto è lo scrittore americano David Foster Wallace, autore che sentiamo vicino in molte delle sue ossessioni: il ruolo dei media nelle trasformazioni della società contemporanea, l’industria dell’entertainment e la sua pervasività, la capacità delle nuove tecnologie di frammentare la nostra esperienza e disabituarci alla profondità.
 
Al tempo stesso però Wallace è autore di opere labirinto, sovraccariche quanto divertenti, in cui il lettore si smarrisce e incanta, in cui lunghissime note a piè di pagina e diagrammi di flusso creano un’esperienza di fruizione orizzontale che ci trasmette la sensazione di aver perso il senso compiuto della vicenda narrata.
Chi meglio di lui potrebbe esporre una riflessione sull’ecologia dell’attenzione a un pubblico che viene continuamente chiamato a distrarsi?
Overload si sviluppa dunque come un ipertesto scenico, in cui il palcoscenico diventa lo schermo di uno smartphone collettivo, spiegano gli organizzatori.
 
È uno spettacolo-gioco che invita a riflettere sulla distrazione del pensiero, sull’attenzione in via di estinzione e sull’incoscienza, indotte sempre di più dai tanti stimoli (iconici, sonori, testuali) che ci giungono da un uso continuo delle nuove tecnologie e che provocano in noi una diminuzione dell’intelligenza critica e l’incapacità di concentrarci sugli aspetti umani e sui valori quali la solidarietà, il rispetto dell’altro, l’attenzione al prossimo e al pianeta.