Europei di Berlino: Medaglia di bronzo per Federico Turrini
Turrini conquista il podio nei 400 misti ed è la 15esima medaglia conquistata dagli azzurri
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La medaglia di bronzo di Federico Turrini nei 400 misti e i record italiani di Silvia Di Pietro nei 50 stile libero e della staffetta mista femminile chiudono la 32esima edizione dei campionati europei di nuoto, al Velodrom di Berlino.
Con Federico Turrini è arrivata la medaglia numero 15 del nuoto italiano in terra tedesca: ben cinque ori, un argento e nove bronzi, oltre a tre record europei, sette italiani, cinque migliori prestazioni italiane in tessuto e 30 primati personali.
Un successo per l'Italia che ha registrato ben 27 atleti (14 donne e 13 uomini) almeno una volta in finale e 40 su 42 almeno una volta in semifinale chiudendo al primo posto la classifica per Nazioni come a Debrecen 2012.
Per l'Italia è il terzo successo del nuovo millenio aperto con il trofeo conquistato a Helsinki 2000 ed è la prima Squadra Nazionale a riuscirci, peraltro con una doppietta.
Nell'ultimo pomeriggio di gare gli applausi sono tutti per Federico Turrini che con un gran finale ha ripreso e superato l’inglese Max Litchfield e si è andato a prendere il bronzo (28”95 e 28”49 i riscontri nelle ultime due vasche). Primo l’ungherese David Verraszto (4’11”89) e secondo l’altro inglese Roberto Pavoni (4’13”75).
Per il 27enne livornese di Esercito e Nuoto Livorno, allenato da Stefano Franceschi, si tratta di medaglia al primo colpo.
«Non ero mai riuscito a qualificarmi alla finale europea – racconta l'azzurro d'argento ai Giochi del Mediterraneo 2013 – Sono molto contento di aver conquistato la medaglia in vasca lunga dopo aver il bronzo in corta del 2010.»
Atleta esemplare, che è riuscito a coniugare studio (laureato in economia e logistica dei trasporti) e sport ad alto livello, non ha mai smesso di credere in se stesso «malgrado i risultati non arrivassero – continua. – In Italia ho vinto molti titoli assoluti, ma poi non riuscivo a ripetermi nelle manifestazioni internazionali».
«Però non ho mai mollato, neanche nei periodi più difficili, quando per disattenzione ho perso le Olimpiadi di Pechino.»
Fidanzato con la stile liberista Chiara Masini Luccetti, legatissimo a Livorno dedica la medaglia «alla famiglia» che lo segue ovunque, anche a Berlino, e «al mio allenatore Stefano Franceschi». Complimenti.