Meraki: al via il primo Festival teatrale studentesco di Rovereto
I giovani potranno formare un gruppo di almeno 3 studenti o studentesse e scegliere una categoria tra teatro, musica e danza
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MeraKi è una parola greca che tradotta letteralmente significa «essenza di noi stessi». In realtà la traduzione vera e propria rappresenta un concetto non traducibile in italiano con una parola ma fa riferimento a quando qualcosa viene fatto con la propria anima, con creatività, impegno e molto amore. E Meraki si chiama il primo Festival Teatrale Studentesco Rovereto.
Una nuova manifestazione che vuole coinvolgere gli studenti delle scuole superiori di Rovereto che dovranno competere in diverse categorie artistiche per accumulare punti per far vincere la propria scuola.
Di cosa si tratta?
I giovani possono formare un gruppo di almeno 3 studenti o studentesse e scegliere una categoria tra teatro, musica e danza.
Le esibizioni, per ogni categoria, dovranno avere una durata minima di 3 e massima di 20 minuti.
Le performance si svolgeranno nei teatri Zandonai o Melotti di Rovereto nelle mattinate della settimana tra il 25 e il 29 maggio 2020.
La proclamazione della scuola vincitrice, con relative premiazioni, avrà luogo invece in piazza Savoia (Mart) il 3 o 4 giugno 2020.
All’Istituto vincitore verrà consegnato il Premio Paolo Manfrini.
Il trofeo sarà rimesso in palio nell’edizione successiva. Le iscrizioni dovranno pervenire entro le ore 24 del 20 dicembre 2019 tramite e-mail all’indirizzo [email protected]
Meraki è un’iniziativa promossa e organizzata da Comunità della Vallagarina, Comune di Rovereto, Co.F.As., Collettivo Clochart e Compagnia di Lizzana.
La presentazione è avvenuta stamani alla presenza della Vicepresidente di Comunità Enrica Zandonai, della Vicesindaco di Rovereto Cristina Azzolini, Gino Tarter di Cofas, Valentina Maino per la Compagnia di Lizzana, Michele Comite e Ilari Anghileri per Collettivo Clochart.
«Crediamo, ha detto Enrica Zandonai, che il teatro sia un buon veicolo di cultura per i giovani, è crescita personale, è mettersi in gioco superando le proprie insicurezze, è strumento di socialità, di convivialità.
«La Comunità da anni è impegnata nel promuovere il teatro tra i giovani, lo abbiamo fatto con la giuria giovani nel Sipario d'Oro, quest'anno puntiamo a fare di più. I ragazzi potranno esprimersi attraverso tre discipline teatro, musica e danza.»
Sulla forza di coinvolgimento del teatro quando tocca temi attuali e delicati, si è soffermata la Vicesindaco di Rovereto Azzolini; mentre Gino Tarter della Cofas ha puntato l'attenzione alla diffusione del teatro anche nelle piccole località che diventa servizio sul territorio.
«Noi – ha proseguito – poniamo molto attenzione al binomio teatro giovani anche per la necessità del cambio generazionale.»
Collettivo Clochart ha realizzato un video intervistando i giovani di Rovereto per suscitare la loro curiosità al Festival che sarà postato da domani sui social.