Barbara Pedrotti: dal ciclismo al calcio e ritorno – Di Nadia Clementi
Dopo Mediaset e Sky ora la bella dottoressa trentina conquista anche la Francia
Abbiamo raggiunto la bella presentatrice trentina in occasione della giornata di riposo al Giro d’Italia in Alto Adige, così ci siamo fatti raccontare un po’ di sé e della sua vita in questo momento particolare della sua carriera.
Barbara, possiamo dire «Dal ciclismo al calcio e ritorno»?
«Beh si, più o meno. Si dice che il primo amore non si scordi mai, no? E quindi eccomi qua ancora una volta a raccontare il fantastico mondo delle due ruote.
«Sono infatti partita ad inizio maggio per l’Olanda, da dove il Giro per la terza volta nella sua storia ha preso il via, e poi dopo le prime tre tappe sono ritornata in patria con tutta la carovana rosa per seguire le tappe italiane.
«E ancora una volta grandi campioni, tanto calore e molte emozioni al Giro.»
E tu di giri ne hai fatti più di uno…
«Sì, in effetti questo è il mio sesto Giro. Tre li ho fatti da speaker, due come reporter/produttrice di un format televisivo che seguiva le gesta dei campioni dell’Astana e quest’ultimo invece come giornalista per Bein Sports Francia.»
Raccontaci un po’ meglio di questa tua nuova avventura oltre i confini nazionali…
«Cosa posso dire? Che sono felice, molto felice! Bein Sports è un canale sportivo con sede in Spagna, Francia (per la quale io lavoro), Australia, Canada e Qatar, ed è edito da Al Jazeera.
«Sono stata contattata da loro per ricoprire il ruolo di inviata appunto durante il Giro d’Italia e mi sto trovando molto bene. Un ruolo che mi calza a pennello perché mi permette di unire le mie conoscenze tecniche in materia di ciclismo, la mia esperienza nel campo televisivo e i miei studi universitari.
«Il mio lavoro infatti consiste nel presentare di giorno in giorno le tappe dal punto di vista tecnico/paesaggistico/storico, fare la rassegna stampa dei principali quotidiani sportivi italiani ed intervistare i corridori nel post gara, il tutto sempre in francese con traduzione in italiano, inglese e spagnolo… Insomma un mezzo delirio (sorride) ma che mi piace un sacco!»
Quindi hai abbandonato il calcio?
«No, assolutamente no! Se il ciclismo mi ha fatto crescere, il calcio mi ha fatta maturare e quindi non lo abbandono.
«Per riuscire a fare il Giro ho dovuto saltare gli ultimi due turni di campionato ma a breve la mia testa sarà di nuovo nel pallone con gli europei e poi a fine estate il campionato.
«Sono anche stata contattata per presentare la finale di Champions League a fine maggio ma ahimè, essendo impegnata con la corsa rosa, non ci riuscirò.
«Se mi dispiace? Certo che si… dopo aver presentato la finale di Europa League a Torino l’appuntamento con San Siro mi sarebbe piaciuto molto ma vabbè, sarà per la prossima.
Sky, Mediaset, ora la tv del Qatar, e vivi a Milano… Avrai mica dimenticato il nostro Trentino?
«Ma scherzi! Amo la mia terra e la porto sempre nel mio cuore. Alle tv regionali devo tantissimo perché mi hanno insegnato l’abc di questo magnifico lavoro, qua sta poi la mia famiglia che è la cosa più preziosa che ho, e poi ragazzi, se non avessi la tempra trentina avrei già mollato da un bel po’.
«E invece no, da buona trentina sono testarda, cocciuta e determinata e quindi nonostante a volte (o per meglio dire spesso) la meritocrazia non sia proprio il fiore all’occhiello del Bel Paese, stringo i denti e con i piedi ben saldi a terra cerco di migliorarmi sempre e di dare il meglio di me.
«Anzi, a proposito del mio amato Trentino, domani la tappa arriva ad Andalo, vi aspetto eh! Sebbene manchi solo una settimana alla fine del Giro i giochi (soprattutto dopo la giornata nera di ieri di Nibali) sono ancora più che aperti e quindi lo spettacolo e le emozioni sono assicurati!»
Nadia Clementi - [email protected]