Ora a Trento c’è una «Stanza tutta per sé» – Di Luciana Grillo
È un luogo rassicurante e discreto dove tutte le donne vittime di violenza possono denunciare il colpevole senza sentirsi osservate o giudicate
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Il Soroptimist International è un’Associazione mondiale femminile, nata poco più di 100 anni fa, il 3 ottobre 1921 a Oakland, in California.
Fin da allora le prime socie - sorelle per il meglio - decisero che avrebbero sostenuto la diffusione dei diritti umani per tutti, il potenziale delle donne, l’accettazione delle diversità, lo sviluppo sostenibile, il volontariato.
A proposito di ambiente, è interessante ricordare che il primo service delle soroptimiste californiane fu aderire alla campagna «Save the Redwood», per proteggere le grandi sequoie della regione.
Non è perciò un caso se nel biennio 2021/2023 il service del Soroptimist d’Italia è «Rinasce la foresta che suona», cioè un impegno di tutte le socie italiane a piantare 5.300 abeti nel parco di Paneveggio, in Val di Fiemme, Trentino, devastato dalla tempesta Vaia.
Naturalmente, da sempre il Soroptimist pensa alle donne, in particolare a quelle che subiscono violenza, ai bambini che vivono in situazioni di violenza assistita, ai fragili.
E nel 2011 la Presidente Nazionale, avvocata Flavia Pozzolini, inserì nel suo programma un’«Aula di ascolto protetto» con lo scopo di rendere meno traumatico per i minori il momento del riconoscimento o di una deposizione.
Presso i Tribunali per i minorenni, i club italiani hanno creato ambienti protetti, accoglienti, dove i bambini si sentissero al sicuro, dove potessero parlare e riconoscere il violentatore senza essere visti.
Qualche anno dopo, è stata proposta – sempre come service nazionale – la «Stanza tutta per sé», un luogo rassicurante e discreto dove tutte le donne vittime di violenza potessero denunciare il colpevole senza sentirsi osservate o giudicate, in presenza di personale appositamente formato.
Anche questa volta i club italiani hanno risposto con generosità: nelle Questure e presso le Stazioni dei Carabinieri le stanze sono state predisposte, dotate di computer, arredate in modo gradevole, rese calde dai colori di pareti e oggetti.
Oggi, 23 maggio, è stata inaugurata la «Stanza tutta per sé» nella Questura di Trento, alla presenza del Questore, dottor Alberto Francini, della Vice Questore dottoressa A. Maria Maggio, della signora Filomena Lucariello, dipendente civile della Questura, della Presidente del Soroptimist International club di Trento, dottoressa Annalisa Bortolotti, di numerose ed entusiaste socie.
Dopo il taglio del nastro, la Presidente ha presentato il club, ha parlato dei progetti di cui il club si sta occupando – Foresta che suona e sartoria per le detenute del carcere di Spini, – della «Stanza tutta per sé» che vuole essere un angolo protetto, dove le donne possano confidarsi e confrontarsi con persone altamente qualificate.
E se poi, con le mamme, ci sono i bambini, il club ha pensato anche a loro, allestendo un piccolo tavolino con sgabelli, peluche, libri, giochi, fogli da colorare e tante matite.
Un doveroso ringraziamento è stato espresso dalla Presidente Bortolotti al Commissario del Governo che ha indicato al club il percorso da seguire, a chi ha collaborato alla realizzazione della Stanza, al personale della Questura, signori Tamanini e Negri, al Mobilificio CasaTua del Gruppo Paterno, alle socie che si sono adoperate in modo particolare per la confezione di tende e cuscini, per l’acquisto di un pc, per completare l’arredo.
Il Questore ha ringraziato con calore il club, ha ricordato che esistono tanti diversi tipi di violenza, che sarebbe meglio prevenire la violenza piuttosto che difendere e proteggere chi ne è vittima, che dunque si tratta di un problema di cultura da diffondere.
Ha inoltre aggiunto che il personale addetto a questo compito così delicato è preparato in modo assolutamente adeguato e ha ricordato la validità dell’Ammonimento, una sorta di «cartellino giallo» che può suggerire comportamenti rispettosi.
Qualche foto ha immortalato un momento molto atteso, a cui il club ha lavorato con passione, poi lo svelamento della targa ha concluso una mattinata ricca di emozioni.