Il Centro S. Chiara ha bloccato il pagamento degli stipendi
«Il difficile del rigore viene adesso, ma a medio termine il nuovo corso sarà premiato»
La notizia è che il Centro Santa Chiara non ha più soldi e ha dovuto bloccare il pagamento degli stipendi.
Lo ha comunicato il Direttore del Centro con una circolare fatta pervenire ai 36 dipendenti, iniziativa concordata con il Presidente. Lunedì ci sarà un incontro con i dipendenti, assistiti dai sindacati.
La verità è che si tratta di un primo effetto del nuovo corso impresso al Centro dai vertici aziendali che, dopo la sostituzione di direttore e vicedirettorice, hanno deciso di fare «pulizia» amministrativa.
Cosa significa? Che per la prima volta, anziché lalargare l’indebitamento del Centro, si è voluto agire esattamente come qualsiasi altra azienda.
Ovviamente è stato chiesto aiuto alla «proprietà», la Provincia, che ha assicurato un finanziamento straordinario per superare l’impasse.
L’assessore provinciale alla Cultura Franco Panizza sembra orientato a fare questo passo, proprio perché ha finalmente visto che c’è la volontà di mettere a posto i conti del gioiello di famiglia
Un contributo di 300 mila euro dovrebbe essere approvato a breve.
Contrariamente a quello che si può pensare, tuttavia, la situazione è sempre più sotto controllo.
La problematica di fondo è effettivamente legata alla situazione economica, se non altro perché quando è stata fatta la programmazione pluriennale non si poteva prevedere un calo così drastico della disponibilità della gente e delle finanze della Provincia.
Nel caso del S. Chiara però ci sarebbe un altro fattore che sta alimentando il divario tra costi e disponibilità, quello di una gestione passata che presenta tanti lati oscuri.
Non diciamo di più, anche perché è in corso un’inchiesta avviata dalla Magistratura, che saprà dare risposte certamente più precise.
Certo però stavolta i vertici del Centro S. chiara hanno deciso di fermare il circolo perverso che portava all’allargamento del disavanzo.
E’ probabile che la Provincia debba fare altri sacrifici, ma tra non molto le cose cambieranno.
«Sarà pesante all’inizio, – ci hanno detto il direttore Nardelli e il presidente Gabrielli. – Qualche sacrificio dovremo farlo, ma a medio termine i risultati saranno concreti e appaganti per tutti.»
GdM