Attacchi Hasake in Siria, Gentiloni: «Genocidio inaccettabile»

Si deve preservare ricchezza culturale e religiosa del Medio Oriente

«Esprimo la più ferma condanna delle violenze a sfondo religioso ed etnico, perpetrate in modo sistematico e feroce dal Daesh nei confronti delle popolazioni locali in Siria.»
Con queste parole il Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Paolo Gentiloni, ha commentato la notizia dell’uccisione e del sequestro di decine civili di confessione cristiana, nei villaggi siriaci ortodossi della provincia nordorientale di Hasake.
 
«Queste sistematiche violazioni dei diritti fondamentali – ha aggiunto il Ministro – e il genocidio di comunità millenarie e pacifiche suscitano profonda indignazione e sono inaccettabili.»
«Proteggere la ricchezza culturale e religiosa di un Medio Oriente multietnico è nel primario interesse della comunità internazionale, – ha concluso Gentiloni. – È necessario moltiplicare gli sforzi per contrastare l’estremismo violento, respingerne l’impostazione ideologica basata sull’intolleranza e l’odio.»