Il 2 marzo «Cabarettiamo» con i personaggi di Antonio Albanese
L'attore e scrittore sarà a Trento all'Auditorium Santa Chiara con inizio alle ore 21.00
Arriva a Trento, su iniziativa del Centro Servizi Culturali S. Chiara «PERSONAGGI», lo spettacolo che – arricchendosi nel corso del tempo delle nuove maschere create da Antonio Albanese – è diventato la summa delle sue esibizioni teatrali.
Grazie ai testi che il comico lombardo (di origini siciliane) ha scritto assieme a Michele Serra, la realtà diventa teatro attraverso Epifanio, L'Ottimista, il Sommelier, Cetto La Qualunque, Alex Drastico e Perego, maschere e insieme prototipi della nostra società, visi conosciuti che possiamo ritrovare nel vicino di casa, nell'amico del cuore, in noi stessi.
Che cosa hanno in comune i personaggi con i quali in questo spettacolo Antonio Albanese racconta il presente? L'umanità, in tutte le sue molteplici sfaccettature.
Ecco, infatti, alternarsi in palcoscenico l'immigrato che non riesce a inserirsi al Nord, l'imprenditore che lavora sedici ore al giorno, il sommelier serafico nel decantare il vino, il candidato politico poco onesto, il visionario ottimista «abitante di un mondo perfetto», fino al tenero Epifanio con i suoi sogni internazionali.
Sono personaggi che in questi anni abbiamo imparato a conoscere e ad amare, dove la nevrosi, l'alienazione, il soliloquio nei rapporti umani e lo scardinamento affettivo della famiglia, l'ottimismo insensato e il vuoto ideologico contribuiscono a tessere la trama che Michele Serra e Antonio Albanese hanno scritto, avvalendosi anche della collaborazione di Piero Guerrera, Enzo Santin e di Giampiero Solari, che ha curato anche la regia dello spettacolo.
In scena uomini del Sud e del Nord, uomini alti e bassi, grassi e magri, ricchi e poveri, ottimisti e qualunquisti.
Maschere irriverenti e grottesche specchio di una realtà guardata con occhio attento a carpirne i difetti, le abitudini e i tic.
Una galleria di anti-eroi che svelano un mondo fatto di ossessioni, paure, deliri di onnipotenza e scorciatoie, ma dove alla fine anche la poesia riesce a trovare posto.
Un recital che racconta, con corrosiva comicità e ritmo serrato, un mondo popolato da personaggi tipici del nostro tempo, dal pensiero contemporaneo interpretato con dirompente fisicità.
«Vorrei che dopo un mio spettacolo – scrive Antonio Albanese – tutti si sentissero un po' meno soli, un po' più allegri, un po' più forti; vorrei abbracciarli tutti. La risata è un abbraccio, un bisogno che ci sarà sempre.»
Pronto a tener fede a questo impegno, Antonio Albanese sarà domenica due marzo a Trento, sul palcoscenico del Teatro Auditorium.
Lo spettacolo avrà inizio alle ore 21,00.