Doppio appuntamento in settimana al Teatro Valle dei Laghi
La stagione di Vezzano 2013/14, in concomitanza con le celebrazioni per la giornata della donna

Doppio appuntamento questa settimana al Teatro Valle dei Laghi di Vezzano (per la stagione 2013/2014, in concomitanza con le celebrazioni per la giornata della donna.
Venerdì 7 marzo (ore 20.30) per la rassegna cinema è in programma il film «Come pietra paziente».
Seguirà Sabato 8 marzo (h 20,45) l’appuntamento con «Fabrizio, le donne e l’amore»: concerto che raccoglie brani di De Andrè dedicati al mondo femminile.
Sulle montagne di Kabul una giovane madre e moglie vive una terribile tragedia. Suo marito, che appartiene all'esercito afgano, vegeta a casa in un coma causatogli da una pallottola che gli si è conficcata nel cervello.
La donna parla senza interruzione, come non ha mai fatto prima.
Racconta al marito, finalmente presente e muto, molte storie che fanno la loro storia e quella del loro paese. E si confida.
Fa di lui la sua pietra paziente, quella che secondo la tradizione persiana si tiene accanto per affidarle tutto quello che non si può rivelare a nessun altro.
Riversando su di lei i propri malesseri, sofferenze, dolori, miserie.
Una pietra che ascolta, assorbe le parole e i segreti.
Questa è la storia di Come pietra paziente, nuovo appuntamento della rassegna cinema in programma venerdì 7 marzo, alle ore 20.30, al Teatro Valle dei Laghi (TN).
Tratto dall’omonimo romanzo di Atiq Rahimi, un vero e proprio caso letterario in Francia, tradotto in tutto il mondo, il film ha rappresentato l'Afghanistan agli Oscar riscuotendo un grande consenso da parte della critica.
Curatissimo nelle inquadrature, elegante nello sguardo, ambizioso e pieno di allegorie: una voce raffinata, personalissima, che dà speranza e orgoglio alla sfortunata terra afghana.
A seguire, sabato 8 marzo, alle ore 20.45, Mimmo De Tullio (foto in alto) e Michele Ascolese in Fabrizio, le donne e l’amore, serata che raccoglie alcuni dei brani più noti di De Andrè dedicati alle donne.
Il concerto, nuova tappa del viaggio di rivisitazione dell’opera di Faber intrapreso da de’ Tullio negli anni, ripropone la parte della produzione dell’indimenticato artista genovese che vede la donna protagonista, sia che si tratti di una prostituta oppure di una spietata vanitosa, sia che si tratti di tre madri sul Golgota oppure di un dialogo con la «propria» donna.
«A volte sfugge che Fabrizio, come pochi altri, ha indagato il mondo femminile con una costanza che ha pochi riscontri - spiega l’autore - il percorso che Michele Ascolese ed io abbiamo scelto non vuole trarre alcuna conclusione da questa indagine, né attribuire a Fabrizio sintesi estreme sulla DONNA, ma solo attraversare , insieme al pubblico, questa galleria di donne e di amori in cui, da qualche parte, riconosceremo qualcosa che ci appartiene.»