I produttori miliardari di vino – Di Giuseppe Casagrande

Dopo Bernard Arnault, l'uomo più ricco del mondo, troviamo un altro francese, Pinault. Tra gli italiani Armani, Garavoglia (Campari), Brunello Cucinelli e Renzo Rosso

Il miliardario francese Bernard Arnault, l'uomo più ricco del mondo.

Nei giorni scorsi ha fatto scalpore la notizia (pubblicata da «L'Adigetto» giovedì 5 gennaio) che secondo la rivista statunitense di economia «Forbes» l’uomo più ricco al mondo è un produttore di vino: Bernard Arnault, patron del colosso del lusso Lvmh, che oltre a grandi brand della moda (Louis Vuitton) della cosmesi e dei gioielli (Bulgari) controlla anche alcuni dei più prestigiosi top brand del pianeta vino: da Moet & Chandon a Krug, da Cheval Blanc a Chateau d’Yquem.
Wine News, l'agenzia di comunicazione online che si occupa di vino e di gastronomia si è divertita a scorrere la lista (aggiornata giornalmente) dei miliardari del pianeta, scovando quegli imprenditori che, in qualche modo, sono più o meno coinvolti nella produzione di vino.
 

Il magnate francese Francois Pinault, collezionista d'arte e di vini.
 
  Le tenute di Francois Pinault in Francia, Napa Valley e Oregon 
Tra questi, al n. 31 della classifica mondiale con un patrimonio che sfiora i 36 miliardi di dollari, c’è un altro francese, ovvero Francois Pinault, che, attraverso la Artémis Domaines, di cui è fondatore e partner, controlla, tra le altre, realtà come Château Latour a Bordeaux, Clos de Tart in Borgogna, Château Grillet nella Valle del Rodano, Bouchard Père et Fils, ed Henriot e Jacquesson in Champagne, oltre a Eisele Vineyard in Napa Valley e Beaux Frères in Oregon.
 
Scendendo intorno alla posizione n. 174, con un patrimonio di 10 miliardi di dollari, secondo «Forbes», incontriamo l’imprenditore sudafricano Johann Rupert, al vertice del gruppo Richemont (che controlla marchi del lusso come Panerai, Cartier, Buccellati, Dunhil e non solo), che possiede la cantina L’Ormarins, una delle più antiche del Sudafrica, e la cui famiglia controlla anche, sempre nel Paese africano, realtà come La Motte, e la Rupert & Rothschild, in partnership con la famiglia De Rothschild.
 
Intorno al n. 219, con un patrimonio di 8,7 miliardi di dollari, invece, ecco spuntare il nome del canadese Anthony Von Mandl che ha iniziato la sua carriera proprio come importatore di vino, per poi fondare il Mark Anthony Group, che oltre alla distribuzione di wine & spirits, possiede anche diverse cantine in Canada, come CedarCreek Estate Winery, Mission Hill, Road 13 Vineyards, ChekMate Artisanal Winery e Martins Lane.
 

Lo stilista Giorgio Armani nella residenza di Pantelleria.
 
  Giorgio Armani (patrimonio 7 miliardi) e il suo Passito di Pantelleria 
Intorno alla posizione n. 350, con un patrimonio stimato intorno ai 7 miliardi di euro, invece, troviamo il primo degli italiani: lo stilista Giorgio Armani che, tra le altre, cose, come riportato dal «Corriere della Sera», in un pezzo a firma del vicedirettore Luciano Ferraro di qualche tempo fa, produce il Passito di Pantelleria «L’Oasi».
Intorno alla posizione n. 535, con un patrimonio che sfiora i 5 miliardi di dollari, poi, c’è il finanziere brasiliano Andrè Esteves, che possiede Argiano, una delle cantine più belle e storiche del territorio del Brunello di Montalcino. Poco più sotto con un patrimonio di 4,7 miliardi di euro, brilla una presenza femminile: Maria Fernanda Amorim, vedova di Americo Amorim, che, per 60 anni, fino alla sua scomparsa nel 2017, ha guidato la Corticeria Amorim che controlla anche Amorim Cork, leader mondiale nella produzione di tappi di sughero per il vino.
 

Il manifesto di Fortunato Depero per la campagna pubblicitaria Campari.
 
  Luca Garavoglia brinda con Campari, Cinzano, Riccadonna e Champagne Lallier 
Alla posizione n. 719 con 3,9 miliardi di dollari, troviamo poi l’italiano Luca Garavoglia, presidente del gruppo Campari che, tra gli altri, controlla i brand degli spumanti italiani Cinzano, Mondoro e Riccadonna, e lo Champagne Lallier. Scendendo ancora, con un patrimonio personale indicato da Forbes in 3,2 miliardi di euro, c’è il tycoon ed ex presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, la cui famiglia è impegnata nella produzione di vino con la Trump Winery, in Virginia.
 

Brunello Cucinelli, re del cashmere, davanti alla tenuta di Solomeo.
 
 La passione per il vino di Brunello Cucinelli in Umbria e di Renzo Rosso in Veneto 
La lista continua con un filotto di imprenditori italiani: con 2,8 miliardi di dollari di patrimonio stimato troviamo l’imprenditore umbro del cachemere, Brunello Cucinelli, che nella sua Solomeo, da qualche tempo, produce anche vino, il «Castello di Solomeo» (con la regia enoica del presidente degli enologi mondiali Riccardo Cotarella), e poi, con lo stesso patrimonio, e sempre dal mondo della moda, c’è Renzo Rosso, patron di Diesel e non solo, proprietario della Diesel Farm di Breganze (Vicenza).
 
Renzo Rosso produce vino nei Colli Vicentini ed è azionista del gruppo Masi, realtà storica della famiglia Boscaini, tra i leader della produzione di Amarone della Valpolicella, ma anche di Prosecco con Canevel, e anche, da pochi mesi, con un ingresso in grande stile al 40% della Benanti, tra i nomi di punta dell’Etna.
 

L'imprenditore vicentino Renzo Rosso, patron della Diesel Farm.
 
Infine, in questa particolare selezione con un patrimonio personale intorno ai 2 miliardi di dollari, «Forbes» segnala l’imprenditore e petroliere argentino Alejandro Bulgheroni, che, con la Alejandro Bulgheroni Family Vineyards Italia, mette insieme realtà di primissimo piano in Toscana come Dievole, in Chianti Classico, Poggio Landi a Montalcino e Tenuta Le Colonne e Tenuta Meraviglia a Bolgheri, per 330 ettari vitati complessivi.

In alto i calici. Prosit!
Giuseppe Casagrande - [email protected]

Luca Garavoglia, presidente del Gruppo Campari.