Rinnovo contratto nazionale metalmeccanici, il 20 aprile sciopero
Oggi l'attivo unitario dei delegati Fiom Fim Uilm del Trentino e dell'Alto Adige
Lo stato della trattativa sul rinnovo del contratto nazionale di categoria e lo sciopero del prossimo 20 aprile sono stati i due temi al centro dell'assemblea dei delegati regionali di Fiom, Fim Uilm del Trentino e dell'Alto Adige.
Ad otto anni di distanza le tre sigle dei metalmeccanici si sono ricompattate a livello nazionale e locale di fronte all'intransigenza con cui Federmeccanica sta trattando il rinnovo del contratto del comparto.
La trattativa riguarda in Trentino circa 9mila lavoratori, 12 mila circa in Alto Adige.
Il confronto è in una fase di stallo. Per questa ragione unitariamente Fiom, Fim e Uilm hanno proclamato uno sciopero di 4 ore per il prossimo 20 aprile.
E' la prima mobilitazione per sostenere il rinnovo del contratto e, come detto oggi in assemblea dagli esponenti delle tre segreterie nazionali, Roberta Turri per la Fiom, Nicola Alberta per la Fim e Luca Colonna per la Uilm e dai segretari provinciali, le tute blu sono pronte ad altre iniziative se Federmeccanica non farà qualche passo avanti nella direzione di una convergenza.
In particolare le posizioni tra sindacati e imprese restano distanti sul salario: Federmeccanica propone un aumento salariale solo per chi è a paga base, cioè il 5 per cento degli addetti, mentre per tutti gli altri vorrebbe riassorbire gli istituti contrattuali esistenti al posto di un incremento di salario, cancellando di fatto decenni di contrattazione.
Proposte che Fiom, Fim Uil giudicano inaccettabili. Così come sono irricevibili, per i sindacati, le posizioni su straordinari, maturazione dei permessi retribuiti e orario di lavoro.
Ci sono comunque anche dei punti di convergenza tra le due piattaforme, in particolare su previdenza complementare, sanità integrativa, revisione dell'inquadramento e diritto alla formazione per tutti i lavoratori.