Marò, spunta il testo di una «perizia balistica di parte»

Secondo la perizia, misteriosamente ancora ufficiosa, i proiettili che hanno ucciso i pescatori sarebbero stati esplosi dai fucili Beretta 70-90

Oggi il TG Rai ha dato la notizia per cui l’inviato speciale Moriello «è riuscito a intercettare la perizia balistica» sull’uccisione dei due pescatori indiani che, secondo la tesi indiana, sarebbe avvenuta per mano dei nostri marò.
Non nutriamo dubbi sulla veridicità del collega, ma ci permettiamo di nutrirne sulla perizia stessa.
Secondo quanto versato in detta perizia, i proiettili trovati sarebbero compatibili con i fucili Beretta 70-90 in dotazione al nostro esercito.
Come abbiamo scritto in un articolo di ieri, invece, secondo la nostra Marina Militare i proiettili sarebbero stati esplosi da un fucile non ancora in dotazione ai marò.
 
La perizia parla solo dei fucili 70-90, non prendendo in considerazione il nuovo modello l’ARX-160 di cui parlano i nostri esperti della Marina.
Questo non significa che i periti indiani abbiano torto o ragione, di certo però vi sono due considerazioni da fare.
La prima è che l’aver tenuto i nostri periti asetticamente presenti come osservatori, ogni risultanza di provenienza di parte è sospetta per definizione.
La seconda è che se la perizia fosse attendibile non ci sarebbe stata alcuna ragione per rinviare sine die né la decisione sulla legittima giurisdizione né il processo vero e proprio.
 
C’è da aggiungere che a latere della riunione dei ministri degli esteri del G8, avvenuta a Washington,si è parlato di emettere una nota di protesta nei confronti dell’India, «che sta trattenendo ingiustamente i due Marò italiani sospettati di aver ucciso dei pescatori indiani scambiandoli per pirati».
Il contenuto dovrebbe precisare come di fronte a un tale comportamento, nessuno stato vorrà più armare le proprie navi con propri militari, nel timore che possano venir processati in paesi terzi per qualsiasi comportamento avvenuto nel compiere il proprio dovere.
Nel frattempo, però, i nostri due marò rimangono scandalosamente in carcere per almeno altri 45 giorni, la durata delle vacanze estive della giustizia indiana che cominciano oggi.