Sarà Beppe Vacca l’autore della Lectio degasperiana 2011

Il 18 agosto lo storico e uomo politico si soffermerà sul rapporto fra lo statista trentino e il Partito comunista italiano

La scelta della Fondazione Trentina Alcide De Gasperi quest'anno è caduta su Beppe Vacca, pugliese, professore universitario, storico delle dottrine politiche e uomo politico. Deputato per due legislature, membro del Comitato centrale del Pci dal 1972 al 1991, è uno dei più importanti studiosi del marxismo italiano e dal 1988 presiede l'Istituto Gramsci di Roma.

ll professore ha accettato di tenere la Lectio Magistralis 2011, l'evento che la Fondazione organizza ogni anno a Pieve Tesino per onorare la memoria dello statista, e nel pomeriggio di giovedì 18 agosto affronterà il tema «Alcide De Gasperi e il Partito comunista italiano».

Dopo l'edizione del 2010, che con Francesco Traniello ha ragionato sulla esemplarità del caso De Gasperi, unico tra i grandi statisti europei ad aver fatto parte di tre diversi parlamenti, quest'anno l'attenzione si sposta su una dimensione politica più intensa e interna alla storia collettiva del paese.
Una dimensione che ha visto De Gasperi e Togliatti guidare i due più grandi partiti politici di massa dell'Occidente, governare insieme nella transizione postfascista, edificare nell'Assemblea costituente le basi della democrazia italiana.
Allo stesso tempo, i due uomini politici si sono scontrati nell'aspra competizione per il governo del paese e si sono divisi sulle grandi scelte strategiche della ricostruzione e della collocazione internazionale dell'Italia.

Sarà un appuntamento importante, anche alla luce della crisi della politica, della scomparsa dei vecchi partiti, della difficoltà di raccordare la contemporaneità con la storia della nostra Repubblica.
Sarà l'occasione per ragionare sul fatto che il Pci, che ha sempre rispettato l'uomo De Gasperi, non è però mai riuscito a fare del tutto i conti con la grandezza e la particolarità della sua figura.

La scelta del tema vuole anche essere un omaggio al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che fin dal 1945 ha aderito al Partito comunista italiano, di cui è stato militante e poi importante dirigente, e che oggi sta guidando con grande rispetto per la storia e con grande passione civile le celebrazioni per i 150 anni dell'Italia unita.

Scheda - Chi è Giuseppe Vacca

Nato a Bari nel 1939, Giuseppe Vacca si è laureato in Filosofia del diritto nel 1961, discutendo una tesi sulla filosofia politica e giuridica di Benedetto Croce. Dopo la laurea, ha collaborato per un anno come redattore alla casa editrice Laterza, per dedicarsi in seguito prevalentemente alla ricerca. Nel 1968 ha frequentato la London School of Economics, seguendo corsi di Storia economica degli USA e dell'URSS.
Fin dagli anni giovanili ha sempre svolto una intensa attività politica e di organizzatore di cultura, culminata con l'impegno dedicato alla casa editrice De Donato tra i primi anni Settanta e il 1983. In questa attività si colloca anche la fondazione dell'Istituto Gramsci pugliese, nel 1975, alla quale Vacca diede particolare impulso.

Libero docente in Storia delle dottrine politiche nel 1966, nel 1975 vinse la cattedra di tale disciplina presso l'Università di Bari. Dal 1978 al 1983 ha fatto parte del Consiglio di Amministrazione della RAI. E' stato deputato nella 9ª e 10ª legislatura, eletto nel collegio Bari-Foggia.
Dal gennaio 1988 è direttore della Fondazione Istituto Gramsci di Roma.
Ha ricoperto anche incarichi di partito in Puglia e a livello nazionale. Membro del comitato centrale del Pci dal 1972 al 1991, nel Pds ha fatto parte della direzione.

Nei primi anni di ricerca Giuseppe Vacca ha studiato l'idealismo novecentesco e l'hegelismo italiano del secondo Ottocento, con attenzione prevalente alla genesi del marxismo in Italia. Ha rivolto poi i suoi studi alla storia del marxismo contemporaneo, quindi alla società italiana e in particolare alla cultura e alla politica del Novecento, soprattutto l'età repubblicana.
Negli anni Ottanta ha approfondito la trasformazione dell'economia contemporanea alla luce della rivoluzione telematica, e su tale sfondo ha riesaminato alcuni aspetti fondamentali del caso italiano. Sta per pubblicare una grande biografia di Antonio Gramsci.

In questo contesto si collocano la fondazione degli Annali dell'Istituto, della rivista Europa Europa, l'impulso alla ricerca che ha portato alla monumentale Storia dell'Italia Repubblicana edita da Einaudi, le numerose acquisizioni di nuovi documenti dagli archivi del Comintern e del Pcus a Mosca, l'acquisizione dell'intero archivio storico del Pci da parte della Fondazione Istituto Gramsci. Si tratta del più grande archivio privato sulla storia del Novecento esistente in Italia e di recente aperto alla consultazione.

Fin dagli anni Sessanta Giuseppe Vacca ha svolto e svolge un'intensa collaborazione a riviste, periodici e quotidiani italiani e stranieri. I suoi scritti sono tradotti in tutte le principali lingue europee. Anche per la sua vasta attività di conferenziere, le sue opere e il suo pensiero sono ampiamente noti in Europa, nelle Americhe, in India e in Giappone.