Sequestrato nelle acque libiche un peschereccio siciliano
Non si sa se fosse in acque internazionali o propriamente libiche
Abbiamo appena pubblicato una nota sulla strage di cristiani avvenuta nel Canale di Sicilia per mano di jihadisti islamici ai danni di cristiani, che già dobbiamo dare un’altra notizia.
A 30 miglia dalle coste di Misurata è stato sequestrato un peschereccio siciliano di Mazara del vallo. A bordo c'erano sette membri dell'equipaggio, dei quali tre italiani e quattro tunisini.
Con ogni probabilità dunque sembra essere un atto di sovranità, ma è difficile pensare che il governo di Tripoli abbia commesso un'azione del genere in un momento in cui sta mendicando l’appoggio dell’Italia.
Piuttosto è verosimile l’idea che le imbarcazioni comincino sa scarseggiare per i mercanti di schiavi.
L’altro giorno i pirati hanno sequestrato, armi alla mano, un’imbarcazione di soccorso e se ne sono andati impunemente.
Oggi è la volta del peschereccio.
Anche su questo aspetto è ora che l’Europa (o almeno l’Italia) disponga nuove regole d’ingaggio per gli uomini della nostra marina.