Golf – Houston Open: bel recupero di Francesco Molinari (14°)
Ora conduce Sam Burns. Sale anche Dustin Johnson, stesso score dell’azzurro

>
Francesco Molinari si è portato in alta classifica salendo dal 29° al 14° posto con 138 (70 68, 2) colpi nel Vivint Houston Open sul percorso del Memorial Park Golf Course (par 70), a Houston in Texas.
È la prima volta dopo il lockdown, che si gioca una gara negli Stati Uniti con la presenza di pubblico (2.000 persone in ciascun turno), ma il PGA Tour aveva già aperto i battenti la scorsa settimana alle Bermuda con 500 ingressi giornalieri.
Nell’evento che precede il Masters Tournament (Augusta National, 12-15 novembre) ultimo major di un difficile 2020, il nuovo leader è Sam Burns, 24enne di Shreveport (Louisiana), un titolo sul Web.com Tour (oggi Korn Ferry Tour) che ha recuperato dall’ottava piazza con un 65 (-5, cinque birdie senza bogey) lasciandosi due colpi di margine sull’australiano Jason Day e sul messicano Carlos Ortiz (135, -5). Cinque i concorrenti al quarto posto con 136 (-4): Brandt Snedeker, in vetta dopo 18 buche, Dawie Van der Walt, che sta usufruendo di un invito dello sponsor, Aaron Wise, Patton Kizzire e il canadese Corey Conners.
Si è mantenuto tra top ten l’australiano Adam Scott, nono con 137 (-3), al rientro dopo la quarantena per Covid-19, e ha fatto un gran salto Dustin Johnson - numero uno mondiale e anche lui al ritorno dopo essere stato fermo per lo stesso motivo di Scott - che ha agganciato Molinari dopo essere rinvenuto dal 63° posto. Deve comunque fare almeno un altro piccolo passo avanti per evitare di lasciare il trono mondiale allo spagnolo Jon Rahm, che ha questa possibilità, per i meccanismi del World Ranking, anche se non sta giocando.
Poco dietro il norvegese Viktor Hovland, 21° con 139 (-1), e il giapponese Hideki Matsuyama, 26° con 140 (par), mentre non decolla Brooks Koepka, 46° con 142 (+2).
Ha evitato il taglio con l’ultimo punteggio utile Lanto Griffin, 60° con 143 (+3), campione in carica, e sono usciti Jordan Spieth, 70° con 144 (+4), l’iberico Sergio Garcia, 80° con 145 (+1), e Phil Mickelson, 108° con 149 (+9), il quale ha segnato un 8 su un par 3 (buca 9), cosa che non gli era mai accaduta in carriera. Fuori anche lo scozzese Martin Laird, 91° con 146 (+6), autore nel primo giro di una hole in one (buca 2, par 3 di 142 yards, ferro 9).
Non ha completato il turno per oscurità il sudafricano Charl Schwartzel, 60° con +3, fermato sull’ultima buca.
Sarà però solo arbitro del proprio destino: se conclude con un par rimane in gara, altrimenti è out.
Francesco Molinari ha viaggiato in par per 14 buche (un birdie, un bogey), poi nel finale due birdie di fila hanno fatto 68 (-2).
Il torneo è su GOLFTV.