L’ISIS ha decapitato il terzo ostaggio: il britannico David Haines
E siamo al terzo atto ignobile, dopo gli americani Steven Foley e James Sotloff
I criminali dell’ISIS hanno decapitato un altro ostaggio e hanno caricato le immagini dell'esecuzione in rete.
Stavolta si tratta di uno scozzese, David Haines di 44 anni, anche lui da sempre amico degli islamici.
Il miliziano dell’Isis, che vigliaccamente si copre il viso mentre si vanta di trucidare un essere vivente innocente e in condizioni di non potersi difendere, minaccia il premier britannico Cameron dicendogli di averlo fatto per ritorsione contro gli interventi armati del Regno Unito.
Nel filmato i criminali annunciano di avere un altro ostaggio britannico, Alan Henning, pronto per essere «giustiziato» per le stesse motivazioni.
Come tutti gli operatori umanitari che si trovano nei teatri di guerra o di guerriglia, anche Haines ha aiutato sempre coloro che aveva incontrato lungo la strada bisognosi di aiuto. Per questo la sua fine grida vendetta due volte.
Non sappiamo neanche noi quale sia la strada giusta per porre fine a questa assurda catena di omicidi provocatori e vili, ma qualcosa bisognerà pur fare.
È comprensibile che Obama non voglia mettere a rischio altri cittadini americani in una nuova guerra che, come tutte le guerre, non si sa mai dove potrebbe portare. E forse è l’occasione per riprendere i rapporti con gli stati vicini all'Iraq che, pur essendo nemici del Mondo occidentale, non calpestano la civiltà.
Se togliere di mezzo una dittatura fa venir fuori questi mostri, forse è il caso di ripensare tutte le iniziative internazionali.
Infine non ci spieghiamo l’indifferenza della nostra gente di fronte ad atti così vergognosi. Vediamo scendere in piazza gli animalisti per protestare contro l’incidente mortale dell’orsa Daniza, mentre nessuno fa una piega per chiedere il rilascio delle nostre ragazze tenute prigioniere in Siria o per liberare i giornalisti ostaggio di banditi che vogliono che non raccontino quello che hanno visto, o i cooperatori che non devono cooperare.
GdM