L’Olio extravergine nella dieta per prevenire gravi malattie
In passato i ricercatori collegavano i vari tipi di cancro alla quantità di grassi nella dieta. Oggi molti studi dimostrano che il tipo di grasso è più importante della quantità
C'è un sacco di polemiche e molta ricerca sul ruolo dell'olio d'oliva nella lotta contro il cancro.
In molti nella comunità scientifica ritengono che l’uso di olio d’oliva possa ridurre il rischio di un gruppo di tumori che colpiscono il colon, la prostata e il seno.
Il diabete causa gravi picchi e cadute dei livelli di zucchero nel sangue, per cui le persone con questa malattia devono essere molto attenti a mantenere costanti i livelli dello zucchero nel sangue. Un modo per farlo è quello di limitare nella dieta il contenuto di carboidrati.
Ora, alcuni ricercatori stanno iniziando a pensare che una dieta ad alto contenuto di grassi monoinsaturi, come l'olio extravergine, è ancora più efficace. Le ultime ricerche indicano come una dieta ricca di olio di oliva sia l’ideale per la gestione del diabete.
Il peso corporeo eccessivo è una condizione che va di pari passo con elevati livelli di colesterolo nel sangue il che comporta malattie cardiache e altri disturbi.
Ma c'è una buona notizia: i grassi monoinsaturi dell’olio d’oliva agiscono contro l’insorgenza di queste malattie. L’olio di oliva contiene questo preziosa molecola l’acido oleico in percentuali variabili dal 59 all'80%.
Ottime concentrazioni di acido oleico si registrano anche nelle mandorle, nelle nocciole, nelle arachidi, nei pistacchi e nei rispettivi oli.
Il concetto fondamentale da tenere in considerazione è che il giudizio sulle diete è di tipo comparativo.
Un'alimentazione basata su cibi che contengono acido oleico favorisce il mantenimento della normale fluidità del sangue e riduce la quota di colesterolo associata alle lipoproteine a bassa densità (LDL: il colesterolo cattivo.
Questo non significa quindi che alte quantità di olio di oliva migliori lo stato di salute ma semplicemente che è preferibile ai grassi animali, contenuti nel burro, nello strutto e nel lardo, e a quelli idrogenati delle margarine.