Una mostra a Strasburgo sul 150° dell’Unità d’Italia

La mostra, curata dal Museo storico del Trentino, sarà inaugurata mercoledì 13 aprile, presso il Consiglio d'Europa

Interverranno Sergio Busetto, capo della Rappresentanza permanente d'Italia presso il Consiglio d'Europa, Giacomo Santini, senatore della Repubblica italiana e membro della Delegazione parlamentare italiana presso l'Assemblea del Consiglio d'Europa, Giuseppe Ferrandi, direttore generale della Fondazione Museo storico del Trentino Alberto Robol, reggente della Fondazione Opera Campana dei Caduti.

La mostra si propone di analizzare l'ampio processo di unificazione dello Stato nazionale mettendo in evidenza i piani differenti sui quali si articola il percorso risorgimentale italiano.
Mentre a livello nazionale si compiva l'Unità, che cosa accadeva nelle singole periferie coinvolte nel percorso di unificazione?
E che cosa accadeva in Europa?

Per questo, tre prospettive differenti. Il risorgimento nel territorio del Trentino, il risorgimento in Italia e il risorgimento in Europa.
In chiave comparatistica, essi rappresentano tre binari paralleli legati a doppio nodo l'uno con gli altri. Nel solco di una storia unitaria - l'epoca risorgimentale - ciascuno si trova in un rapporto di funzionalità reciproca e contribuisce a chiarire su più piani il senso generale di una vicenda storica complessa.

Vi sono eventi della storia dei territori di confine che, pur indotti dalle dinamiche risorgimentali unitarie, accadono solo nelle periferie del Regno e non in Italia o in Europa.
Così come, in eguale misura, determinate date del risorgimento, anche cruciali, non sono importanti per le stesse ragioni né sortiscono gli stessi effetti su un piano locale, italiano ed europeo.

Per esempio il 1866 è, per una parte dei trentini, l'anno della grande delusione: svaniscono anche le ultime speranze di liberarsi dal giogo austriaco e di passare, come per il Veneto e la Lombardia, entro i confini del Regno.
Per l'Italia, il 1866 è invece l'anno della Terza guerra di indipendenza, importante passo avanti e tappa fondamentale verso l'Unità.
Per l'Europa, infine, il 1866 è l'anno della guerra austro-prussiana. Fatti differenti, come si vede, ma scaturiti dalle medesime dinamiche della storia risorgimentale.

La mostra si articola secondo due criteri contenutistico-espositivi.
In primo luogo, il percorso si sviluppa per «fasce temporali».
In secondo luogo, si serve di tre «elenchi cronologici».

Le fasce temporali suddividono il periodo risorgimentale in 4 parti. Gli elenchi cronologici sono 3 e si inseriscono all'interno delle fasce temporali, individuando 15 date essenziali per la storia del risorgimento del Trentino, 15 date per il risorgimento d'Italia e 15 date per il risorgimento d'Europa.
Il periodo complessivo preso in considerazione va dal 1812 al 1919 e le fasce temporali sono così ripartite: dal 1815 al 1848, dal 1848 al 1866, dal 1866 al 1900, dal 1900 al 1919.
Ad ogni data presente nel percorso della mostra corrisponde un brevissimo testo esplicativo. I testi sono accompagnati da immagini sui principali fatti narrati.
I testi sono in italiano e in inglese.
Il percorso espositivo è realizzato mediante pannelli apposti su strutture agili ed essenziali.

La mostra è itinerante. Dopo un primo periodo di apertura, presso la sede del Consiglio d'Europa, a Strasburgo, in Francia, il percorso sarà esposto in varie sede della provincia di Trento, fino alla fine del 2011.

La Mostra è stata realizzata da: Fondazione Museo storico del Trentino
Curata da: Patrizia Marchesoni e Alessandro de Bertolini
Ricerche d'archivio: Luca Caracristi
Progetto grafico: Designfabrik, Rovereto
Materiali di allestimento: Digital Service, Egna (Bz)
Consulenza storica: Luigi Blanco