Fondazione Museo Storico del Trentino

Relazione del direttore generale al bilancio di previsione 2016 contenente il programma di attività

 OBIETTIVI PLURIENNALI 2016 - 2018 
 
Gli obiettivi pluriennali 2016 – 2018 sono il risultato dell’aggiornamento quanto deliberato dal Consiglio di Amministrazione della Fondazione in data 22 settembre 2014 e integrato dal Comitato d’indirizzo nel documento approvato il 23 settembre 2015.
 
1. Contribuire ad un progetto unitario museale relativo alla storia in Trentino
Questo obiettivo è evidentemente connesso alle funzioni istituzionali e allo scopo statutario della Fondazione e alle più volte ribadite indicazioni date dal Comitato d’indirizzo. Il Trentino è ricco di musei e di luoghi espositivi dove viene “rappresentata” la storia. Alcune realtà hanno raggiunto notorietà e prestigio nazionale ed internazionale, si pensi ad istituzioni museali come il Castello del Buonconsiglio o al Museo storico italiano della guerra di Rovereto, altre hanno avuto il merito di diventare punto di riferimento per territori, comunità o specifiche tematiche di interesse storico.
Il nuovo percorso espositivo di Ca’ dei Mercanti, che si raccorderà al polo del Castello del Buonconsiglio, svolgerà sicuramente una funzione centrale in questo progetto, così come Le Gallerie di Piedicastello potranno continuare ad essere “luogo” di sperimentazione e di innovazione delle modalità espositive riguardanti la storia. Esistono poi altri spazi espositivi utilizzati dalla Fondazione, che costituiscono, insieme, una sorta di “museo a rete” dedicato alla storia del Trentino. Si pensi a Forte Cadine e a Forte Belvedere, punti fondamentali del sistema legato alla Grande Guerra, per poi proseguire con Palazzo Eccheli Baisi di Brentonico, Villa Paradisi di Levico Terme e la sede del Portale della storia della Valle di Non in via di ricollocazione presso la Palazzina Edison di Santa Giustina.
Per la Fondazione è necessario, prioritariamente, mettere in connessione queste realtà, attribuendo a ciascuna di essa una “funzione” specifica, ma anche procedere all’inserimento di tale funzione in una progettualità unitaria, in un vero e proprio sistema dotato di un proprio profilo storico – culturale, comunicativo e gestionale. Tale progetto è poi chiamato ad interagire e confrontarsi con le altre realtà museali che si occupano di storia in Trentino. In questo contesto va anche avviata una riflessione sull’esperienza della Rete della storia, che positivamente era riuscita a coinvolgere il mondo associazionistico unitamente a numerosi gruppi di studiosi. Si tratta di metterne in luce limiti e potenzialità ancora non pienamente espresse, così come sta avvenendo a proposito della recente progettazione “in rete” del Circuito dei Forti 
E’ fondamentale rafforzare e rendere operativa l’intesa con il Castello del Buonconsiglio, con il Museo storico italiano della guerra di Rovereto, con il Museo Alto Garda e con il Museo nazionale delle truppe alpine con riferimento specifico al polo museale/monumentale del Doss Trento.
Con il Castello del Buonconsiglio va ricercata prioritariamente l’interazione tra il nostro percorso espositivo permanente, i cui lavori dovrebbero ultimarsi nel 2016, e i percorsi di visita del Castello stesso. Solo in questo modo il “segmento” dedicato alla storia del Novecento può trovare la sua collocazione più logica e museograficamente corretta. Oltre al collegamento tramite la Fossa dei Martiri, vanno inoltre programmate iniziative in collaborazione in modo da rendere evidente la “vocazione” complessiva del complesso monumentale/espositiva del Castello stesso. Questa strada è altresì strategica al fine di soddisfare le indicazioni contenute nel documento approvato dal Comitato d’indirizzo.
Con il Museo storico italiano della guerra di Rovereto e con il Museo nazionale delle truppe alpine, vanno consolidate le già attuate forme di collaborazione e di sinergia. Per i prossimi anni, sarà l’appuntamento comune con il Centenario della Prima guerra mondiale a costituire l’agenda principale degli impegni e della programmazione.
Con il Museo Alto Garda va proseguito e ulteriormente qualificato il lavoro comune già avviato negli anni scorsi, indirizzandolo sempre più al filone di studio e di ricerca dedicato al territorio e alle sue trasformazioni.
Nello specifico del rapporto con il Museo nazionale delle truppe alpine è da attivare la collaborazione per la valorizzazione del Doss Trento (Mausoleo Battisti e Museo stesso), anche in relazione alla funzione, sempre più consolidata e riconosciuta nel tempo, dello spazio espositivo de “Le Gallerie”.
Da considerare in una logica pluriennale, pur nelle difficoltà legate al reperimento delle risorse, la collaborazione con i numerosi siti dedicati alla storia e diffusi sul territorio.
Riguardo a Palazzo Eccheli Baisi di Brentonico e Villa Paradisi di Levico Terme, si tratta di promuovere e di valorizzare l’importante lavoro realizzato nel campo della storia della salute. Va sottolineato, in questo senso, l’apporto convinto alle iniziative promosse dalla Fondazione da parte degli Ordini professionali legati alla sanità e alla salute, gli Enti locali interessati e alcune realtà imprenditoriali.
 
2. Dare impulso al Centenario della Prima guerra mondiale
Il Centenario della Prima guerra mondiale è partito ufficialmente il 28 giugno 2014. Viste le attese e l’importante valore simbolico, è da considerarsi un appuntamento di rilievo strategico per il Trentino e la divulgazione della sua storia. Facendo leva sulle collaborazioni già avviate e su quelle ancora da costruire, è possibile delineare un programma del Centenario non localistico, ma aperto alla dimensione nazionale ed europea, in grado di leggere la vicenda del “Trentino, popolo scomparso” in un orizzonte più ampio ed “inclusivo”.
A livello di collaborazioni di carattere nazionale ed internazionale, la Fondazione Museo storico del Trentino può contare su di un importante e consolidato rapporto con la Rai, sia con Rai cultura che con la testata regionale. Analogamente, grazie alla realizzazione della mostra “La grande guerra sul grande schermo”, si è proseguito nel consolidare i rapporti e nell’avvio di nuovi progetti insieme all’Istituto Luce e alle istituzioni culturali del Friuli Venezia Giulia. Strategico, anche nel rispetto dell’obiettivo pluriennale precedentemente illustrato, è la collaborazione sempre più stretta con il Museo storico italiano della guerra di Rovereto.
Secondo una logica di programmazione pluriennale, in particolare il 2016 vedrà la ricorrenza della morte di Cesare Battisti avvenuta il 12 luglio 1916. Tale ricorrenza sarà accompagnata da un programma intenso di eventi, manifestazioni, esposizioni, convegni di carattere nazionale e internazionale.
Sul fronte della gestione e della valorizzazione del patrimonio storico – architettonico della Grande Guerra, va evidenziato il progetto dei Circuito dei forti del Trentino. Una realtà che conta su una quindicina di amministrazioni comunali e che vede, nel ruolo di capofila, la Fondazione Museo storico del Trentino.
 
3. Attuare il Piano di ricollocazione del patrimonio storico – documentario e definire finalità e priorità rispetto alle nuove acquisizioni
Nel corso del biennio precedente si è lavorato con particolare impegno sulla questione del patrimonio storico – documentario di proprietà e in dotazione alla Fondazione Museo storico del Trentino. Nell’affrontare tale priorità è emerso il problema della collocazione di tale patrimonio e degli interventi necessari affinché lo stesso potesse essere conservato, consultato e valorizzato.
Si è iniziato ad attuare il piano di ricollocazione del patrimonio, compatibilmente con la perdurante, e forse aggravata, situazione di limitatezza degli spazi e delle risorse a disposizione.
Il problema dell’adeguata collocazione delle collezioni e del patrimonio già in possesso della Fondazione e la questione relativa all’incremento dello stesso, a fronte delle numerose disponibilità di donazione e di conferimento dei beni storico documentari, impongono una riflessione sui limiti che ha l’attuale situazione logistica del Museo, a partire dalle numerosi sedi che lo stesso occupa.
Rispetto a tale obiettivo, si sottolinea l’importanza dell’orientamento espresso dalla Provincia autonoma di Trento nel prevedere l’utilizzo degli spazi dell’ex-Questura come sede della Fondazione Museo storico del Trentino. Tale decisione ben si inserisce nel progetto di raccordo con il Castello del Buonconsiglio e quindi riguarda anche l’obiettivo strategico della costituzione di un progetto unitario relativo alla storia in Trentino.
Nel contempo va elaborato un Documento d’indirizzo sulle nuove acquisizioni. Adottando una prospettiva temporale di carattere pluriennale è possibile orientare le scelte della Fondazione e dei suoi settori di ricerca in modo da corrispondere alla tradizione museale dalla quale proveniamo e al progetto, necessariamente in fieri, di un “museo del territorio”.  
 
4. Sviluppare un maggiore raccordo con il mondo della scuola e della formazione
L’offerta formativa della Fondazione Museo storico del Trentino, che viene riassunta ne “L’Officina della storia”, ha avuto un netto incremento qualitativo e quantitativo in questi ultimi anni. Una proposta che si è articolata ulteriormente e che ha avuto una risposta positiva, e crescente, da parte del mondo della scuola e della formazione.
Tale risultato è il frutto di una modalità di lavoro che è ormai diventata tradizione per il nostro Laboratorio di formazione storica.
Per il prossimo triennio è possibile porci degli obiettivi più ambiziosi e concreti, che si traducono nella ricerca di un migliore e maggiore raccordo con il mondo della scuola, in primis con il corpo docente. Un rapporto che valorizzi le competenze che il Museo può offrire alla scuola sotto forma di servizi, consulenze, capacità progettuali, e che si avvalga delle professionalità del sistema scolastico per concorrere all’obiettivo comune di accrescere il livello delle conoscenze riguardo la storia. E’ importante, in questo settore, che la storia del Trentino e le questioni riguardanti la nostra “specificità” non vengano trattate in modo localistico e manualistico, ma siano inserite in una dimensione laboratoriale, confermando l’ormai consolidato approccio metodologico e cercando di lavorare ancor più in un’ottica interdisciplinare.
Al fine di qualificare ulteriormente la funzione del Museo e la sua capacità di essere punto di riferimento del sistema scolastico e dell’intera filiera della formazione, vanno valorizzati e, se necessario, ripensati alcuni strumenti e alcune progettualità. In primis il canale digitale dedicato alla storia e alla memoria History Lab e l’articolata presenza sul territorio trentino di sedi espositive, che possono diventare ancor più punto di riferimento per le attività laboratori della formazione storica.”
 
5. Consolidare L’Officina dell’autonomia come spazio di confronto e di elaborazione
Il 5 settembre 2015 è stato inaugurato lo spazio de L’Officina dell’autonomia a piano terra della sede della Fondazione Museo storico in via Zanella a Trento.
E’ stato un passaggio importante al fine di rendere tangibile il progetto e di coinvolgere e allargare i confini del dibattito sull’autonomia a soggetti, mondi, generazioni, espressioni delle diverse sensibilità.
Il prossimo triennio sarà importante per consolidare l’esperienza de L’Officina dell’autonomia, per renderla davvero “spazio permanente”. In questo contesto, potrebbe costituire uno degli strumenti per accompagnare la riflessione sul Terzo Statuto, garantendo forme di coinvolgimento e di partecipazione che oggi, vista la complessità dei temi da affrontare, risultano fondamentali.
Oltre a sviluppare la parte espositiva e il calendario degli eventi (incontri, seminari, ecc.), va ulteriormente rafforzata la parte comunicativa e incrementata la dimensione di ricerca e di studio. L’Officina, in questo contesto, può essere una buona cassa di risonanza per le attività istituzionali e di ricerca del Museo, si pensi alla Storia regionale, ma anche contenitore per nuove linee di studio e di approfondimento.
 
 SETTORI E AREE DI ATTIVITA’ DELLA FONDAZIONE MUSEO STORICO DEL TRENTINO 
 
•    Patrimonio, collezioni e archivio storico
•    Biblioteca
•    Cineteca
•    Archivio della scrittura popolare
•    Settore storia della città di Trento
•    Settore storia della sanità
•    Settore storia del territorio
•    Centro di documentazione sulla storia dell’emigrazione trentina
•    Centro sulla storia dell’economia cooperativa
•    Laboratorio di formazione storica
•    Settore editoria
•    Progetto Storia regionale – Regionalgeschichte
•    Il canale televisivo History Lab
•    Le Gallerie
•    Forte Cadine
 
 PIANO ATTIVITA’ 2016 
1. PATRIMONIO, RICERCA E TERRITORIO
1.1 collezioni
1.2 archivio storico
1.3 biblioteca
1.4 cineteca
1.5 archivio online del 900 trentino e progetto digitalizzazione dei testi autobiografici relativi  alla grande guerra
1.6 preparazione del convegno internazionale L’opposizione alla prima guerra mondiale    (2017)
1.7 progetto per la valorizzazione dell’archivio di Luigi e Giovanni Molinari
1.8 ricerca: Vietare, punire, reprimere. Trento (1815-1918)
1.9 storia della salute e della sanità
1.9.1. Corpi disarmati
1.9.2. Farmacia Maturi
1.9.3. Accordo programmatico con l'Ordine dei medici
1.9.4. Accordo APPM
1.9.5. Villa Paradiso a Levico
1.9.6. Valorizzazioni fonti
1.9.7. Ambiente e salute
1.10 progetto scientifico–editoriale relativo alle opere di Cesare Battisti
1.11 ricerca: Pratiche d’opposizione: parole, azioni, canzoni durante il ventennio fascista
1.12 progetti di ricerca guerre novecento
1.12.1 censimento dei militari trentini nella seconda guerra mondiale.
1.12.2 le eredità del decennio 1935-1945.
1.12.3 trentini in guerra.
 
2. ALLESTIMENTI TEMPORANEI E PERMANENTI
2.1 mostra: Novembre 1966 e la lunga storia della difesa del territorio
2.2 mostra/installazione: Cesare battisti e la città di Trento
2.3 mostra: il paesaggio del Trentino
2.4 mostra: il monte Bondone nel ‘900. Storie di turismo sull’alpe di Trento
2.5 mostra: Corpi disarmati: ritornare a casa
 
3. FORMAZIONE, COMUNICAZIONE E SERVIZI AL TERRITORIO
3.1.editoria
3.1.1. periodici
3.1.2. monografie
3.1.3. promozione
3.2. Storia regionale/Regionalgeschichte
3.3 progetti editoriali Archivio della scrittura popolare
3.4 programmazione annuale History lab
3.5 format Suonati. Seconda serie
3.6 format Forti del trentino
3.7 laboratorio di formazione storica
3.8. Officina dell'autonomia