Dellai riceve una delegazione della comunità araba in Trentino

Gli immigrati di origine nordafricana sono preoccupati per l'escalation delle violenze in Egitto

È da tempo che pubblichiamo corrispondenze drammatiche sui fatti che stanno accadendo nei Paesi Arabi.
Per la precisione, il nostro Antonio De Felice, a commento della Rivolta dei Gelsomini, aveva annunciato in tragico anticipo che cosa sarebbe accaduto in Egitto, sull'onda del malcontento generato dalla crisi del pane.

Ma la corrispondenza più drammatica ce l'ha mandata l'altro ieri, quando ci ha comunicato che le sue fonti erano momentaneamente oscurate.
«Nessuno sa che cosa sarà il Medio Oriente prossimo venturo - aveva detto - certo però sappiamo quello che non sarà più.»

In effetti ci è sembrato tutto un po' sottovalutato non solo dall'opinione pubblica, quanto piuttosto dalle nostre istituzioni, forse perché distratte da problematiche che poco hanno a che fare con la vita civile del nostro Paese.
Oggi però il Presidente Dellai si è mosso autonomamente e ha voluto accogliere una delegazione di rappresentanti delle comunità arabe presenti in Trentino

L'incontro è avvenuto questo pomeriggio in Piazza Dante con il presidente Lorenzo Dellai e l'assessore Lia Giovanazzi Beltrami.
Con loro c'era anche il consigliere Michele Nardelli, promotore dell'incontro e nelle vesti anche di rappresentante del Forum per la pace e i diritti umani (nella foto in basso).

Nardelli ha introdotto l'incontro, ricordando quanto poco arrivi in Occidente delle violenze e delle tensioni che si stanno consumando in Egitto.
Ma ha riportato solo le testimonianze che arrivano tramite facebook o attraverso video e foto scattate con i telefoni cellulari, senza peraltro citare le nostre corrispondenze.

Queste testimonianze saranno proposte all'opinione pubblica trentina attraverso due monitor televisivi che saranno installati in Via Oss Mazzurana a Trento, nella vecchia sede di Mandacarù.
«Uno dei nemici della rivoluzione democratica in atto - è stato detto ricordando, - l'oscuramento di Al Jazeera in Egitto e l'arresto dei giornalisti denunciano la mancata libertà di stampa.»

Tra le proposte avanzate per rendere concreta la solidarietà richiesta al Trentino c'è anche l'ipotesi di invitare nella nostra città alcuni testimoni diretti di quanto sta accadendo ad Al Cairo.

«Seguiamo con grande attenzione l'evolversi dei fatti - ha risposto il presidente Dellai - e anche l'assessore Beltrami può testimoniare come il nostro territorio abbia sempre cercato di guardare al di là dei propri confini e di essere partecipi dei processi dove veramente si cerca di costruire la pace.»

Beh, possiamo assicurare che anche il nostro giornale sta seguendo i fatti con attenzione.
Non avremo monitor in città, ma internet funziona benissimo e manterremo informati costantemente i nostri lettori.