Il vivaista: «Le stelle di Natale? Maneggiare con cura»
Sono piante bellissime ma delicate – Ed è un delitto buttarle via dopo Natale
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Sono alcune settimane ormai che i negozi specializzati in addobbi natalizi vendono le principali novità, comprese le piante di Natale.
Siamo stati a trovare i nostri amici dei Vivai Brugna, vicino al Ponte San Giorgio di Trento, che in questo periodo vendono alberi di Natale, vivi o recisi, vischio, muschio, ardisie crenate e, ovviamente, le Stelle di Natale.
«La stella di Natale – ci spiega Davide Brugna, – scientificamente denominata euphorbia pulcherrima, è una pianta ornamentale originaria del Messico, nazione nella quale cresce spontaneamente e dove, allo stato selvatico, può raggiungere anche un'altezza fra i due e i quattro metri.
«La sua bellezza è senza dubbio la fioritura ma, al contrario di quello che si può pensare, il suo fiore, detto ciazio, con petali e sepali disposti a coppa, non è rosso ma di colore giallo e circondato da una corona di cinque brattee rosse.»
«La stella di Natale è una pianta tipicamente foto periodica o brevidiurna – aggiunge, – per questo la sua fioritura avviene in pieno inverno quando le giornate sono più corte.
«Una buona luminosità favorisce una crescita rigogliosa ma per avere una buona fioritura la pianta deve stare per buona parte della giornata al buio.
«Andrà quindi posta in un luogo dove non riceva luce artificiale e in un ambiente comunque illuminato da non più di otto ore di luce solare.»
«La sua coltivazione richiede una temperatura tra i 14 e i 22 °C, – ci spiega l’esperto. – Può vivere anche a temperature più basse, ma non sopporta il gelo. Va concimata, nel periodo invernale, almeno ogni quindici giorni con del potassio e del fosforo e innaffiata ogni due o tre giorni. In primavera va potata e rinvasata prestando molta attenzione al fusto e alle radici che sono molto delicati.
«E' una pianta tipicamente natalizia, – continua. – Spesso, purtroppo, quando perde le foglie viene buttata via. Invece, se ha delle buone radici e viene posta in un luogo luminoso, lasciandola vegetare per tutta l'estate, a fine settembre - quando verrà riportata all'interno - riprenderà la sua fioritura.»
«Sono piante delicate, – ripete. – Non tanto nella coltivazione, ma nella conservazione. Si pensi che per la riproduzione a talea non va usata la forbice ma la lametta per evitare lo schiacciamento del ramo.
«Le scatole usate per il trasporto delle stelle di Natale hanno un lato apribile. Per metterle dentro non ci sono problemi, ma a toglierle soffrirebbero troppo: vanno sfilate dall’apertura.
«Potrebbe importare poco a chi le butta via dopo Natale, ma sono delle piante che meritano il massimo rispetto dell’uomo.»
Ci sono stelle di Natale di vari prezzi, di varie dimensioni, anche di colore bianco e – quest’anno noi le abbiamo viste per la prima volta – la varietà «Glitter», che vediamo nella foto seguente.