Il commento di Giovanna Giugni sull’attentato di Parigi
Nessuno si senta in diritto di dire agli altri come devono vivere, ma guai a chi tocca i valori di uguaglianza e libertà
Mi conforta leggere che l'Islam moderato ha condannato l'attentato di Parigi, ma occorre altro per fermare l'odio e la deriva di intolleranza che ne scaturisce.
Occorre che chi vive in Occidente ne accetti i valori fondanti di libertà ed uguaglianza.
Finché le donne restano a casa, viene impedito loro di imparare la lingua del Paese che le ospita e di lavorare; finché vige una rigida distinzione tra i sessi e si pretendono medici donne per le donne, insegnanti donne per le donne... e si impediscono gite scolastiche alle studentesse, magari costrette al velo (legittimo solo se accettato liberamente, come manifestazione di identità); finché tutto questo viene accettato in nome di un rispetto per la religione - che non è rispetto per gli ideali costituzionali che abbiamo conquistato - non ci sarà vera integrazione.
Nessuno si senta in diritto di dire agli altri come devono vivere, ma in Europa, la nostra vecchia, estenuata, impoverita Europa, i valori di uguaglianza e di libertà di espressione del singolo vengono prima della libertà di culto e di educazione dei gruppi e delle famiglie.
Chi non li apprezza - o li viola - non può restare, non è compatibile con le regole che ci siamo dati in secoli di lotte.
Ben vengano gli accertamenti sui livelli di integrazione basati su indagini e controlli.
Nessuno può privarci del diritto di esprimere, anche con la satira, il nostro pensiero. E nessuno deve credere che si possa vivere in Europa come nelle terre dell'Isis.
Giovanna Giugni
consigliere comunale a Trento