Anche il Trentino aderisce a Wiki Loves Monuments
È un concorso fotografico finalizzato a dare maggiore visibilità al patrimonio culturale del territorio
Al fine di dare maggiore visibilità al patrimonio culturale del territorio, anche la Provincia autonoma di Trento aderisce quest’anno a «Wiki Loves Monuments» il concorso fotografico sostenuto dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, che coinvolge i cittadini e li invita a documentare il patrimonio culturale con fotografie rilasciate con la licenza libera «Creative commons». Il nuovo progetto è stato illustrato a Trento nell'ambito della piattaforma di comunicazione «Cultura Informa» da Franco Marzatico, dirigente della Soprintendenza per i Beni Culturali; da Cristian Cenci, referente nazionale di «Wiki Loves Monuments» e dall'archeologa Anna Maria Marras, socia di Wikimedia Italia e fondatrice di «Alteritas Trentino». È intervenuto all'incontro con i giornalisti Roberto Pizzicannella, responsabile del Coordinamento sistemi informativi del Dipartimento Cultura della Provincia autonoma di Trento, che ha colto l'occasione per illustrare anche le caratteristiche del rinnovato portale www.cultura.trentino.it che si occupa della promozione delle iniziative promosse sul territorio del Trentino dalle realtà attive nei vari settori delle attività culturali. |
Sono venti i monumenti partecipanti, dodici dei quali facenti capo alla Soprintendenza per i beni culturali: il gioiello di Palazzo delle Albere, di recente riaperto con il Concept store Expo Trento - Coltiviamo il gusto; lo Spazio archeologico sotterraneo del Sas dove vive la Trento romana; Torre Vanga, sito medievale cittadino paragonabile a pochissimi altri superstiti; l’area archeologica di Palazzo Lodron. E poi, lasciando il capoluogo, il Museo delle palafitte di Fiavé che valorizza un eccezionale sito preistorico incluso nella lista del Patrimonio mondiale dell’Unesco e, all’altro capo del Trentino, il fiore all’occhiello di Punta Linke nel gruppo Ortles–Cevedale, che con i suoi 3.629 metri di altitudine, durante la Grande Guerra fu una delle postazioni austro-ungariche più alte e più significative sul piano logistico dell’intero fronte.
Per proseguire con il Museo retico di Sanzeno, che ospita l'esposizione permanente del ricco patrimonio archeologico locale, riservando un ruolo importante alle evidenze del popolo dei Reti.
A ciò si aggiungono alcune aree archeologiche di rielievo: la Palafitta di Fiavè, il Dos Castel di Fai della Paganella, Monte San Martino di Lundo Lomaso, Monte San Martino ai Campi (Riva del Garda), Acqua fredda a Bedollo, Passo del Redebus e l'Isola di sant’Andrea presso il lago di Loppio (Mori).
Link con l’elenco completo.
Aprendo la serie degli interventi, Franco Marzatico ha espresso la soddisfazione della Soprintendenza per questa iniziativa che mette al centro dell’attenzione il patrimonio culturale.
«Presupposti essenziali della valorizzazione del Beni culturali – ha affermato – sono la conservazione e la tutela: un legame che ci porta immediatamente in un dibattito vivacissimo a livello nazionale, ma anche locale.
«In fondo, il compito dovrebbe essere comune a tutti i soggetti: educare al bello, alla civiltà, al rispetto.
«In questo senso, Platone rimane come punto di riferimento perché educare al bello significava anche educare alla virtù.
«Questa occasione che ci è stata aperta dai giovanissimi wikipediani, altro dato interessante dell’iniziativa, ci permette al contempo di coltivare la dimensione che si lega al patrimonio culturale, al fatto cioè di acquisire la consapevolezza del valore dei beni che ci circondano.
«I monumenti partecipanti all'iniziativa, che sono stati indicati anche come luogo per esercitare il proprio sguardo, consentono di nutrire il senso di appartenenza e di coesione sociale, valori che oggi, in cui siamo investiti da fenomeni epocali di cambiamento, si pongono alla base della nostra esistenza.
«Nell'occasione offerta da Wikipedia, cittadini e turisti hanno la possibilità di mettersi alla prova e di guardare con attenzione i luoghi partecipanti al concorso, che hanno il loro codici di comunicazione.
«I monumenti storici hanno questo significato, questa funzione che cambia con il tempo, ma per noi rimangono quel presidio di cultura e civiltà e insegnano, anche nel rispetto di qualcosa che è lontano da noi, a coltivare il rispetto per l’altro.
«Persino i distruttori di Palmyra e di altri siti sono consapevoli che con i loro vandalismi vanno a colpire dei valori altamente simbolici, prospettiva che noi a volte dimentichiamo perché il nostro sguardo occidentale è sempre piuttosto interessato alla ricaduta economica piuttosto che a quella immateriale.
«Abbandonando un po’ lo sguardo molto laico e troppo interessato che a volte abbiamo nei confronti del patrimonio culturale – ha concluso Marzatico – penso che l’occasione di permettere al cittadino di catturare delle immagini sia importante.»
«La notizia dell'adesione della Provincia autonoma di Trento a Wiki Loves Monuments ha scatenato l'entusiasmo della comunità locale di wikipediani e dei sostenitori della diffusione della cultura libera,– ha spiegato Cristian Cenci, referente WLM Italia. – In poche ore sono uscite tante proposte e idee.
«Il Trentino finalmente ha accolto il nostro invito, ci stiamo muovendo verso una sempre maggiore consapevolezza sul ruolo degli open data.
«L’iniziativa, nata in Olanda nel 2010 con lo scopo di valorizzare e tutelare i monumenti a rischio olandesi, ha riportato un immediato successo, ricevendo l’appoggio del Consiglio d’Europa.
«Anche in Italia la sensibilizzazione sul tema è in continua crescita, anche se incontra dei limiti più restrittivi che vengono dal Codice dei beni culturali e del paesaggio.
«Ottomila sono i comuni del nostro Paese, stiamo procedendo capillarmente per estendere l’adesione, sia attraverso enti e istituzioni, sia rivolgendoci a privati proprietari di palazzi, ville e altri beni.
«Quello che manca, e sarebbe fondamentale mettere a punto, è una mappatura generale del patrimonio, che è stata fatta ad esempio in Emilia Romagna a seguito del terremoto.»
Nell’ambito dell’iniziativa di valorizzazione, domenica 13 settembre è in programma anche una wikigita.
«Si tratta di una visita guidata ai monumenti partecipanti al concorso della città di Trento [Torre Vanga, Palazzo delle Albere, lo spazio archeologico al Sas, Palazzo Lodron] – ha detto ancora Cenci – che si pone l'obiettivo di scattare le fotografie che poi parteciperanno al concorso.
«La presenza di un esperto (in questo caso Anna Maria Marras come archeologa) e di un wikipediano (io e/o Niccolò Caranti) completano e caratterizzano l'evento.»
C’è quindi tempo fino al 30 settembre per gli scatti di chi voglia partecipare al concorso. Per aderire è necessario caricare la fotografia del monumento su Wikimedia Commons con una licenza libera.
Uno strumento efficace per valorizzare l’immenso patrimonio culturale italiano sul web, invitando ciascuno di noi a documentare un’eredità culturale unica al mondo.
Link con le informazioni generali sull’iniziativa.
Wiki Loves Monuments Italia è la sezione italiana di Wiki Loves Monuments, concorso fotografico interazionale, organizzato per la prima volta nel 2010 nei Paesi Bassi, con un risultato finale di oltre 12.500 foto inviate.
Il successo olandese ha scatenato l'interesse di gruppi di volontari in altri Paesi e, nel 2011, il concorso si è esteso a livello europeo, interessando 18 Paesi e ricevendo l'appoggio, tra gli altri, della Commissione Europea e del Consiglio d'Europa.
I 168.208 scatti del 2011 hanno valso a WLM l'inserimento tra i Guinnes dei primati quale «concorso fotografico più grande del mondo».
Comune denominatore delle immagini che possono partecipare a Wiki Loves Monuments è il soggetto degli scatti: un monumento. Con questo termine s’intende, adottando la definizione dell’Unesco, un insieme molto ampio di
opere: edifici, sculture, siti archeologici, strutture architettoniche, siti naturali e interventi dell’uomo sulla natura che hanno grande valore dal punto di vista artistico, storico, estetico, etnografico e scientifico.
Gli obiettivi principali di Wiki Loves Monuments Italia possono essere riassunti in:
• valorizzare l’immenso patrimonio culturale italiano sul web, promuovendo la sua ricchezza artistico-culturale presso una vasta platea internazionale;
• invitare tutti i cittadini a documentare la propria eredità culturale, imparando a condividere le loro fotografie grazie all’uso di licenze libere, nel pieno rispetto del diritto d’autore e della legislazione italiana;
• aumentare la consapevolezza della necessità di tutela dei monumenti, preservandone la memoria.