Ferrari Trento è stato il brindisi di Casa Italia a Tokyo 2020

La gaffe del collega della Rai che ha annunciato un festeggiamento in Casa Italia Tokyo 2020 «a base di champagne»

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Ferrari Trento è stato il brindisi ufficiale di Casa Italia Tokyo 2020 durante le Olimpiadi di Tokyo, che hanno preso il via il 23 luglio e che termineranno l’8 agosto 2021
Quello di Casa Italia è ormai un format consolidato, che unisce lo sport a ciò che di meglio il nostro Paese ha da offrire, dal design alla cultura, dall’ospitalità all’enogastronomia.
Così come consolidata è la collaborazione con Ferrari Trento, che ha celebrato le vittorie di tanti campioni azzurri nei più importanti appuntamenti internazionali, da Vancouver 2010 ai recenti Mondiali di Sci di Cortina passando per Rio 2016 e altri momenti indimenticabili.
 
In occasione delle Olimpiadi di Tokyo, il concept di Casa Italia, «Mirabilia», si è ispirato alla meraviglia, una delle emozioni più autentiche e punto di contatto tra l’Italia e il Giappone, due culture affascinate da una magica reciprocità.
Casa Italia è stato contemporaneamente luogo di incontro e di festeggiamento per gli atleti italiani, che ancora una volta hanno brindato alle loro vittorie con Ferrari Trentodoc, rivivendo i momenti clou delle proprie prestazioni.
Le stesse bollicine sono state offerte agli ospiti che ogni giorno, nel rispetto delle normative vigenti, hanno animato Casa Italia.
 
«Siamo molto orgogliosi di questa collaborazione che porta avanti la tradizione dei grandi brindisi firmati Ferrari nel mondo dello sport, – aveva dichiarato Matteo Lunelli, Presidente e CEO di Ferrari Trento. – Anche grazie alle nostre bollicine a Casa Italia si sperimenteranno la convivialità e l’arte di vivere italiana alle Olimpiadi.
«Siamo inoltre particolarmente lieti che tutto ciò avvenga in Giappone che da sempre apprezza molto le nostre creazioni e lo stile di vita del nostro Paese.
«Sulla scia dei recenti successi della Nazionale di calcio, quest’estate siamo pronti a brindare a un altro straordinario sogno sportivo!»
 
Eppure, il gioco di squadra non è riuscito del tutto, dato che il collega della Rai inviato ai Giochi di Tokyo ha fatto la sua gaffe proprio citando il momento del brindisi.
Ovviamente non ha nominato le bollicine dei fratelli Lunelli come avrebbe fatto un cittadino Trentino, che per indicare uno spumante di rango non avrebbe esitato a di «stappiamo un Ferrari!».
Per il giornalista sarebbe stata pubblicità e non andava bene.
E invece fatto pubblicità ai francesi, dicendo che per festeggiare gli azzurri avrebbero «stappato champagne».
 
Avesse detto spumante… bollicine… in alto i calici…
No, ha detto proprio «champagne».
Amen, non tutti i buchi riescono con le ciambelle.