«Rsa trentine: nuove linee guida e vecchie cattive abitudini»

Pubblichiamo le osservazioni della FPCGIL Trentino sulle decisioni assunte dalla Provincia di Trento sul tema Rsa

Pubblichiamo qui di seguito il comunicato che il sindacato FPCGIL ha inviatyo alla stampa per esprimere la propria soggettività sulle linee guida della Provincia autonoma di Trento relative alle RSA.

Il regalo di Natale alle Rsa trentine l’ha fatto la Giunta pubblicando le linee guida per il 2023.
Tanti sono i problemi in cui si dibattono, tra carenza di personale, costi fuori controllo per l’inflazione e rischi di aumento delle rette a carico degli utenti, che ci aspettavamo un confronto ampio per definire soluzioni di prospettiva.
Invece, come al solito, il confronto non c’è stato e si sono preferite soluzioni tampone.
Le rette non aumenteranno (e per gli utenti è una buona notizia), ma nessuna certezza c’è su chi concretamente dovrà fornire le risorse per pareggiare gli aumenti dei costi.
La Giunta valuterà in futuro esattamente come e soprattutto quanto intervenire.
 
Nel frattempo ogni Rsa farà i conti col proprio bilancio e dovrà probabilmente fare economie con immaginabili ricadute sui servizi e sui lavoratori.
Carenze di personale? Il problema non viene nemmeno considerato.
L’unica attenzione della Giunta è riferire di un nuovo coordinamento con una sanità territoriale che è ancora tutta sulla carta e ridurre la pervasività dei controlli sugli enti vigilati, anche questo un messaggio non proprio incoraggiante.
Chiediamo cose semplici, un confronto vero per affrontare i problemi del settore e magari una strategia che vada oltre l’ormai pluriannuale emergenza.
 
Non si può continuare senza strategia, senza idee, tirando a campare di trimestre in trimestre, e non si può continuare a ignorare lavoratori e utenti che il sistema lo conoscono bene e proprio per questo possono trovare e immaginare soluzioni di ampio respiro.
Servono confronto e scelte e la Provincia nega l’uno e rimanda le altre.
Questa sistematica incapacità porterà il sistema delle Rsa trentine a una crisi irreversibile e allora sarà davvero complicato inventare soluzioni.
Allora si chiederà un sacrificio a lavoratori e utenti, proprio un bel regalo di Natale.