Le memorie del soldato aviense Carlo Campostrini

Il volume, curato dallo storico Lorenzo Gardumi, presenta un manoscritto a suo tempo raccolto dalla Biblioteca comunale di Avio

Si è svolta nella serata di giovedì 31 maggio, alle ore 20.30, presso l’Auditorium di palazzo Brasavola, ad Avio, la presentazione delle memorie del soldato aviense Carlo Campostrini, edite dalla Fondazione Museo Storico del Trentino.
Il volume, pubblicato nella collana: «Scritture culture società: Fonti», e curato dallo storico Lorenzo Gardumi, presenta un manoscritto a suo tempo raccolto dalla Biblioteca comunale di Avio e segnalato al Museo.
Nel testo - preceduto da un’introduzione storica che inquadra le vicende belliche del secondo conflitto mondiale - Carlo Campostrini (Avio 1920-2005) ripercorre la sua odissea umana.
Nei cinque anni del conflitto, infatti, tra il 1940 e il 1945, il fante di Avio fu impegnato nella breve, ma cruenta, campagna combattuta con la Francia sul Monginevro.
Fu, poi, spedito, in Grecia ed in Albania, passando dalle gelide vette delle Alpi alle impervie montane oltre l’Adriatico.
 
Fu testimone del complesso cambio di alleanze avvenuto nel settembre del 1943, così come della vita nelle caserme e negli ospedali che frequentò.
A distanza di anni Carlo Campostrini sentì la necessità di liberarsi del peso di quei ricordi di guerra, intercalando la cronaca delle sue giornate ad intense riflessioni sulla sua esistenza di uomo travolto dalle vicende della guerra.
La serata, particolarmente partecipata, è stata presentata dal Sindaco di Avio Federico Secchi, dallo stesso Lorenzo Gardumi, che ha illustrato al pubblico i contenuti del volume poi messo in vendita alla fine della serata (acquistabile anche on line sul sito dell’Istituzione di Trento), e dal Direttore della Fondazione Museo Storico del Trentino Giuseppe Ferrandi.
In chiusura, è intervenuta anche Bruna Campostrini, figlia di Carlo ed in rappresentanza della famiglia, portando il suo ringraziamento e la sua commossa testimonianza affettiva.
È seguito un buffet organizzato e proposto dai familiari di Carlo in collaborazione con l’associazione locale Donne Rurali.