Acli inascoltate – Di Marco Ianes, presidente circolo Acli Gardolo

«Non lamentiamoci poi se sempre meno gente andrà a votare: ognuno raccoglie ciò che semina»

Quanto segue è il comunicato che il circolo Acli di Gardolo ha inoltrato alle redazioni a commento della bocciatura della proposta di legge Acli sui vitalizi ed indennità dei consiglieri regionali.
Il nostro giornale ha comunque già pubblicato il pragmatico commento a firma Maurizio D. Bornancin, disponibile a questo link.

La presidenza del circolo ACLI di Gardolo si è riunita in data 17/03/2017 e, di comune accordo, si è deciso di trasmettere un comunicato in merito alla recente vicenda relativa alla proposta di legge popolare presentata dalle ACLI in tema di vitalizi e indennità ai nostri consiglieri regionali. In sintesi, desideriamo ribadire quanto segue:
 
- La proposta di legge, peraltro partita proprio su proposta dello scrivente circolo Acli di Gardolo, ha raccolto oltre 10.000 firme di cittadini a sostegno dell’iniziativa, dando chiaro ed inequivocabile esempio che la democrazia partecipativa, su argomenti di interesse generale e trasversale, può trovare applicazioni e proposte molto interessanti e coinvolgenti per i beni comuni.
 
- La proposta di legge, che certamente poteva essere anche analizzata meglio dai consiglieri regionali ed emendata con integrazioni, non era assolutamente anticostituzionale, come asserito da qualche consigliere; e, comunque, se anche così fosse stato, ricordiamo che esistono gli strumenti per «emendare» una proposta di legge; strumento che gli stessi consiglieri conoscono e sanno utilizzare molto bene, quando a loro interessa farne uso.
 
- La proposta di legge non aveva certo la pretesa di risolvere problemi epocali, ma rappresentava una via fornita alla politica rappresentativa per riaprire il dialogo e il confronto, sempre più chiuso, con i cittadini comuni; poteva essere un primo grande e importante segnale di riavvicinamento tra la vita reale e la «casta degli eletti» che, sempre più, si ritengono, a nostro giudizio, degli intoccabili privilegiati, che predicano bene in fatto di risparmi e tagli sulla sanità, sul lavoro e sui servizi ai cittadini, ma sono tutti uniti nel mantenersi i privilegi che, riteniamo, siano assolutamente inconservabili e inopportuni per la situazione economica e politica attuale.
 
- Riteniamo, altresì, che i prossimi impegni elettorali imminenti nel 2018, riapriranno fortemente questi dibattiti e, come circolo Acli, terremo viva la discussione, sollecitando i futuri candidati alle prossime elezioni a prendere impegni chiari e in forma scritta, su evoluzioni dei tagli dei costi della politica che prendano in seria considerazione un adeguamento dei trattamenti economici dei rappresentanti politici regionali, più adeguato alla realtà e più rispettoso del senso del pudore.
 
- Riteniamo, inoltre, che la vicenda sia stata gestita, da parte del consiglio regionale, con enorme superficialità e presunzione; si poteva, ad esempio, aprire un tavolo politico serio, di discussione e confronto, esteso al territorio regionale per verificare realmente i sentimenti popolari sul tema; si è deciso, invece, di procedere alla votazione della legge senza considerare assolutamente l’impatto che la decisione di bocciatura della stessa avrà inevitabilmente sulla credibilità politica dei signori consiglieri; in particolare, questa situazione peserà moltissimo, a nostro parere, sulla parte trentina della politica, che non ha i numeri della SVP in Alto Adige, dove invece tale forza politica è dominante e si può permettere posizioni come quella presa in sede di votazione della legge.
 
- In conclusione, rimane la nostra grande delusione nell’apprendere che una proposta di legge popolare, simbolo della democrazia partecipativa di cui tutti i politici votanti in consiglio regionale si ergono a paladini, sia stata bocciata con tale sfrontatezza e in modo così palesemente trasversale.
Non lamentiamoci, poi, se sempre meno gente andrà a votare. Ognuno raccoglie ciò che semina.
 
Presidenza del circolo Acli di Gardolo: Marco Ianes, Claudio Scaramuzza, Guerino Tezzon, Bruno Rizzi, Egizia Pozzatti, Elide Raffaella Svaldi, Augusto Casata, Luigi Moser, Giuseppe, Merler,Claudio Barbacovi.