Suoni delle Dolomiti, in 1.500 a Malga Tassulla sul Brenta
Ha inaugurato l’edizione 28 del festival di musica in quota il norvegese Erlend Øye, componente dei Kings of Convenience, e i siciliani de La comitiva
>
Il «popolo dei Suoni» non poteva rispondere nel migliore dei modi in occasione del concerto che oggi sui prati attorno a Malga Tassulla ha aperto la 28ª edizione del festival I Suoni delle Dolomiti.
E più che mai, la regola per cui ai Suoni delle Dolomiti si abbattono le distanze fra artisti e pubblico (in 1500 oggi) si è concretizzata in una grande festa colorata di note e allegria.
Dal Circolo Polare Artico, dove a fine luglio Erlend Øye ha tenuto un concerto, al Pian della Nana, lo stupore della bellezza della natura è stato il filo conduttore delle confidenze con cui l'artista ha introdotto ogni pezzo.
Prima la generosità di Øye nel dare spazio ai suoi compagni a cui ha prestato la scena con i brani Amsterdam di Orofino e Topic di Castello, quindi il viaggio nella sua produzione, hanno riempito l'anima del numeroso pubblico.
Un pubblico trasversale chi venuto perché fan, chi per i Suoni delle Dolomiti. Così il pubblico è stato invitato al Matrimonio di Ruggiero, ha rivissuto il novembre 2020, «con strane.regole che cambiavano ogni settimana», come ha ricordato Øye, in Lockdown Blues.
Fra le tante melodie proposte dalla suadente Altopiano alla vivace RainMan fino a Spider e la ritmata Paradiso che ha strappato l'applauso di Erlend con la sua Comitiva e l'esclamazione «Trentino che balla!».
E poi quel finale bellissimo, sulle note di Prego Amore, cantata e ballata con il pubblico tutto in piedi. Note e festa che per una giornata sono diventate un tutt’uno con i richiami delle marmotte e il suono dei campanacci delle mucche al pascolo.