Pura follia: sabato la benzina aumenta di 0,24 centesimi a litro

Anche se appaiono insignificanti, questi aumenti devono far riflettere Renzi: deve invertire la rotta

Scatta da sabato l'ennesimo aumento delle accise sulla benzina di 0,24 centesimi al litro.
Considerando l'attuale livello dei prezzi, l'incremento tra accisa e IVA sarà di +0,34 centesimi.
«Anche se all'apparenza insignificante vorremmo sottolineare che tali aggravi incideranno sulle tasche dei cittadini, ma soprattutto sull'andamento della domanda di mercato già in forte crisi, – dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti di Federconsumatori. – Non bisogna dimenticare, infatti, che anche il minimo aumento dei carburanti incide sui prezzi dei beni di largo consumo che, nel nostro Paese, sono trasportati per l'86% su gomma.»
 
Bisogna smetterla con l'usanza di fare cassa rincarando le accise dei carburanti, perché non incidono solo sulla qualità della vita della gente (che sembra comunque non importare molto i nostri governanti), ma sull’intera economia che mette fuori mercato il sistema produttivo.
È necessario, anzi, intervenire con urgenza per far sì che i prezzi dei carburanti scendano a livelli accettabili, in linea con le quotazioni internazionali della materia prima.
Come si fa a sostenete la concorrenza internazionale, se l’energia costa il 30% in più del resto d’Europa, se i trasporti incidono in maniera così imponente sul ciclo produttivo
 
Queste sono decisioni prese dall’esecutivo che non c’è più, come d’altronde lo stesso aumento dell’IVA dal 21 al 22% fu deciso da Monti e Letta non riuscì a impedirlo.
Speriamo che il nuovo corso prenda direzioni opposte.
I soldi lo Stato deve prenderli dalle tasse sul reddito ed è quindi il reddito che va incentivato.
Se si tolgono risorse ai consumi, la ripresa non ci sarà mai.