Bambini al «Cuminetti» per partecipare a « Il gioco del lupo»

Prosegue la rassegna «Anch'io a teatro con mamma e papà» organizzata dal Centro Servizi Culturali S. Chiara

Terzo appuntamento sabato 23 e domenica 24 novembre al Teatro «Cuminetti» di Trento con la rassegna Anch'io a teatro con mamma e papà, organizzata dal Centro Servizi Culturali S. Chiara e rivolta ai bambini e alle loro famiglie.
La Compagnia Teatro Distinto presenterà « gioco del lupo».
 
Lo spettacolo, ideato e diretto da Daniel Gol, Laura Marchegiani e Alessandro Nosotti, è stato realizzato in collaborazione con Teatro delle Briciole di Parma.
Vincitore del Festival Giocateatro 2013 di Torino, «Il gioco del lupo» prende lo spunto da una serie di riflessioni: quanto siamo consapevoli della nostra aggressività, chi sa insegnarci la misura con cui possiamo manifestarla? Proviamo a comprimerla e censurarla, sperando di non vederla mai esplodere, oppure scegliamo di esasperarla per difenderci e non avere paura? Attraverso il gioco, possiamo dare forma alla sua ombra; bussare alla sua porta per conoscerla e scoprire fino a che punto possiamo esprimerla, senza correre il rischio di restare soli.
 
Un tema complesso e articolato, soprattutto per insegnanti ed educatori che lavorano in quello spazio delicato tra la definizione della norma e l'incontro con la parte aggressiva di cui ognuno di noi è portatore.
La scena rappresenta un' elegante sala da pranzo dove facciamo la conoscenza con un insolito principe e il suo maggiordomo, personaggi interpretati da Daniel Gol e Alessandro Nosotti.
 
 Qui inizia il gioco del lupo
L'ambientazione fiabesca, anche solo accennata, è amplificata da un insieme di suoni e musica, utile a creare un fraseggio sonoro che colma l'assenza di parole.
Ammirevole la sintonia sul palco, che dalla vita privata esplode sulla scena diventando il punto di forza.
In questo spettacolo, che spazia dal teatro di figura al cinema muto, si formano sul palcoscenico direttrici ironiche ed esilaranti che partono dall'ottima mimica e arrivano ad un uso studiato del linguaggio del corpo.
 
L'aggressività, motore scatenante dell'intera pièce, è trattata sotto forma di gioco: leggerezza che va ad incuriosire i più piccoli e che sfocia in risate meditabonde sulle facce dei meno piccoli.
Chi mai non ha provato l'ebbrezza di voler colpire il nemico alle spalle? Chi non ha goduto nel punire il più debole, sentendosi un lupo? In sostanza siamo tutti, prima o poi, vittime del fascino del cattivo.
 
Ma se il gioco, per i bambini, si presenta divertente e privo di malizia, per gli adulti l'elemento ludico diventa, nel peggiore dei casi, la prassi.
Tutto si inverte, insomma, e le stesse dinamiche si vedono da due punti di vista perché, come diceva l'inventore del «Piccolo Principe», «gli adulti differiscono dai bambini solo nei giocattoli che usano».
 
 Pomeriggio insieme al Centro
Lo spettacolo sarà anticipato e seguito da momenti di intrattenimento teatrale.
I bambini, a partire dalle 15.30, potranno fare la conoscenza con un branco di… lupi da vedere mentre, al termine della rappresentazione, è previsto un incontro di gioco con tanti lupi da colorare.
Sabato 23 e domenica 24 novembre l’appuntamento è al Teatro Cuminetti, a partire dalle ore 15,30.