Riva del Garda, scoperti 12 lavoratori in nero e 39 irregolari

La Guardia di Finanza ha individuato camerieri, pasticceri, maitre, chef, lavapiatti, estetiste e bagnini irregolari in un lussuoso resort dell’Alto Garda

Nel corso delle ordinarie attività di «Controllo Economico del Territorio», intensificate nei mesi a più alta vocazione turistica, i Finanzieri della Tenenza di Riva del Garda hanno scoperto 51 lavoratori (12 «in nero» e n. 39 «irregolari»), impiegati con differenti compiti (camerieri, pasticceri, maitre, chef, lavapiatti, estetiste, bagnini), all’interno di un lussuoso resort situato nell’Alto Garda.
 
L’attività delle Fiamme Gialle s’inquadra in due degli obiettivi perseguiti dal Corpo: da un lato, arginare la diffusione dell’illegalità e dell’abusivismo nel sistema economico, a tutela delle imprese e dei professionisti che operano nella piena e completa osservanza della legge e le cui prospettive di sviluppo sul mercato sono seriamente compromesse da chi sfrutta i lavoratori irregolari; dall’altro, tutelare proprio la parte più debole in un rapporto di lavoro, i lavoratori.
Questi ultimi, infatti, lavorando in maniera irregolare, non vedono riconosciuta alcuna copertura previdenziale e assicurativa con gravissime conseguenze sia sulle legittime aspettative di maturazione dei requisiti pensionistici, sia sulle garanzie in tema di infortuni sul lavoro.
 
I militari, con la preziosa collaborazione dell’I.N.P.S. di Trento (per la determinazione dei «contributi omessi» e delle relative sanzioni), hanno contestato le violazioni previste in materia giuslavoristica, in particolare, con l’applicazione della cosiddetta «Maxi-sanzione per lavoro nero» che viene irrogata a scaglioni, in relazione alla durata del rapporto irregolare di lavoro.
Complessivamente, sono stati contestati contributi omessi e sanzioni per oltre 65mila euro (la relativa normativa prevede delle sostanziali riduzioni della sanzione in caso di pagamento entro i termini previsti).
 
Inoltre, dal punto di vista sociale, una volta esitata l’attività della Guardia di Finanza, i lavoratori impiegati «in nero» vedranno immediatamente riconosciuti tutti i diritti previdenziali e assicurativi.
L’operazione condotta dalle Fiamme Gialle costituisce un’ulteriore testimonianza del costante presidio esercitato dal Corpo volto alla tutela dei Cittadini, alla tutela della leale concorrenza nel libero mercato e al contrasto degli illeciti economici.