È il cuore che è «messo a nudo» in Mein Herz, Drodesera 2013

«Il nudo è come nel cinema, o nella pittura. Se un soggetto, una storia, una visione, un'immagine, narrano di un corpo, l'artista è libero di metterlo in scena come vuole»

Inizia domani la 33esima edizione di Drodesera, uno dei Festival più qualificati prodotti dal Trentino felix.
Una serie di opere vengono messe in scena da una produzione sempre più incoraggiata a proseguire nel suo ruolo di esploratore dell’arte figurativa.
Il nostro articolo di presentazione, a firma Sandra Matuella, (vedi) offre delle immagini dove il nudo non è un mistero. D’altro canto, Drodesera non si è mai fatto problemi a portare in scena la vita e la morte di tutti i giorni che sono fatte anche di corpi privi di vestiti capaci di mascherare o travolgere la verità oggettiva.
 
Nel 2009 c'era una sessione unicamente legata ad «arte e pornografia», mentre quest’anno il nudo è solo funzionale.
«Insomma, questo caso è totalmente differente, – ci spiegano alla Centrale di Fies. – Il focus è il cuore con le sue passioni umane. In scena viene raccontato tutt'altro, anche attraverso l'uso del corpo nudo.»
Se quattro anni fa sorse una polemica, siamo certi che quest’anno tutto andrà per il meglio. Nessuno ci non ci metterà un particolare accento.
«È come nel cinema, o nella pittura, – si ricorda. – Se un soggetto, una storia, una visione, un'immagine, narrano di un corpo, l'artista è libero di metterlo in scena come vuole
 
I commenti giunti al giornale dimostrano che i fans sono tanti e qualcuno sui lamenta che non c’è abbastanza posto per il pubblico.
«Fate più repliche!» – Ci scrivono, come se dipendesse da noi.
Su facebook i commenti sono mille volte più numerosi e accalorati, a dimostrazione che la cultura – la voglia di cultura –  è davvero trasversale.